É in uscita nelle sale italiane “Leonardo. Il capolavoro perduto“, docu-film di Andreas Koefoed disponibile dal 21 al 23 marzo. Questo documentario racconta la storia e i retroscena di uno dei quadri più controversi e il più costoso di sempre, il “Salvator Mundi“, pagato ben 400 milioni di dollari, ripercorrendo tutti i percorsi compiuti dal quadro a partire dal suo ritrovamento e dalla sua restaurazione da parte di Dianne Modestini.
Il film non si interroga soltanto sulla natura del quadro, cioè se è davvero attribuibile al genio Leonardo o meno, ma è una vera e propria ricerca e studio sul funzionamento del mercato moderno dell’arte. Grazie anche alle testimonianze di collezionisti o mercanti d’arte del calibro di Robert Simon e Warren Adelson, l’interrogativo di questo quadro si sposta anche sull’impatto sociale ed economico che ha avuto quest’opera.
La trama di “Leonardo. Il capolavoro perduto”
Il documentario vuole raccontare la storia del quadro più costoso di sempre, il “Salvator Mundi“, ponendosi un interrogativo: questo quadro vale i soldi spesi poichè è un originale Leonardo o sono i soldi spesi a renderlo tale? Partendo dai racconti di Dianne Modestini, restauratrice del quadro, arriveremo ai giorni nostri, cercando di capire la strada intrapresa dal mondo dell’arte e del mercato per decidere le sorti del presunto “Leonardo“, pagato dall’attuale principe dell’Arabia Saudita per 400 milioni di dollari.
Per capire meglio una storia così controversa e contorta, il regista ha fatto affidamento sulle testimonianze di alcune figure fondamentali per questa narrazione: storici ed esperti d’arte come Maria Teresa Fiorio e Frank Zollner; agenti dei servizi segreti, come la CIA, del calibro di Doug Patteson; persino il commerciante d’arte più importante di tutti dopo il principe arabo, Yves Bouvier.
Il trailer di “Leonardo. Il capolavoro perduto”
Dove vedere “Leonardo. il capolavoro perduto”
Il film sarà disponibile nelle sale italiane a partire dal 21 marzo fino al 23.
Il documentario è realizzato molto bene con un'ottima regime con buone colonne sonore.
Non sempre le interviste sono ben connesse tra di loro e alcune vengono svolte in maniera un po' sbrigativa.