Dall’autore Chris Sparling in collaborazione con il regista Adam Salky, il 22 Settembre 2021 arriva su Netflix il thriller familiare “Intrusion” con Freida Pinto (Meera) e Logan Marshall-Green (Henry) come coppia protagonista.
92 minuti in cui l’ideologia di casa come porto sicuro diviene una vera a propria prigione dalla quale scappare senza più trovare alcun riparo. La fotografia è di Eric Lin, il montaggio di Ben Baudhuin e le musiche di Alex Heffes.
La trama di “Intrusion”
In un’isolata villa, lontano dal caos delle città metropolitane, Meera e Henry, vivono apparentemente in modo sereno la loro vita matrimoniale, in un’atmosfera idilliaca che tutto fa pensare purché ad un thriller. Lei psicologa, lui architetto. Dopo una serata romantica, al ritorno a casa, anche se nulla è stato rubato, ritrovano l’appartamento in soqquadro. Superando i sistemi di allarme e di protezione, si da vita all’inizio dell’incubo.
Da lì, una serie di frequenti e anonime intrusioni che mettono a repentaglio la felicità matrimoniale della coppia. Ma di chi sarà realmente la colpa? Intrusion: da una parte metafora di infrazioni fisiche di sconosciuti che riescono ad appropriarsi della tranquillità umana e l’invasione dello spazio domestico, dall’altra la metafora di una donna alle prese con un processo intellettuale di dubbi con la costante paura di non conoscere realmente l’uomo con il quale ha condiviso 12 anni di vita.
Chisarà l’intruso?
Cosa nasconde il marito?
Il cast di “Intrusion”
Freida Pinto (Meera): psicologia che ha sconfitto il cancro. Moglie di Henry che analizza dubbiosamente i comportamenti di suo marito insieme al Detective Stephen Morse (Robert John Burke) arrivando a regalare una svolta horror al film.
Logan Marshall (Green): il marito, architetto preciso e razionale. Protagonista dalla carica emotiva e fiduciosa ad una storia altamente priva di dinamicità.
Il trailer di “Intrusion”
Dove vedere “Intrusion”
Ecco il link per vedere “Intrusion” su Netflix.
La nostra recensione

Nonostante la prevedibilità delle scene, del contesto e della storia, lo spettatore riesce a portare a termine la visione.
Buona gestione dell’azione fuori campo.
Tensione e plasticità dei movimenti dei personaggi dettati dalle scelte illuminotecniche.
Una sceneggiatura scontata e superficiale.
Prevedibili “colpi di scena”.
La recitazione, spesso sopra le righe, entra in contrasto con le scene.
Un thriller privo di forte psicologia.