“Antonio e Cleopatra” di William Shakespeare al Teatro Strehler
Amore, ragion di stato, politica e tormento interiore: questi gli ingredienti di Antonio e Cleopatra, di scena al Piccolo Teatro dal 04 al 09 giugno nella sontuosa co-produzione di ERT, Teatro Bellini di Napoli, LAC di Lugano, Teatro Stabile di Torino e Stabile di Bolzano.
L’operazione riporta in Italia una delle tragedie meno frequentate del corpus shakespeariano in quello che il regista Valter Malosti – qui anche interprete principale e traduttore – definisce “una sorta di ardito restauro che ritengo abbia messo in luce i colori scintillanti di quest’opera disincantata e misteriosa, che mescola tragico, comico, sacro e grottesco”.
Il lavoro sul testo, realizzato insieme all’anglista Nadia Fusini, asciuga e taglia l’intrico dei personaggi originari e, pur restituendo fedelmente tutta la ricchezza linguistica e stilistica dell’originale, semplifica, sottrae e lascia emergere la tridimensionalità di Antonio e Cleopatra.
Qualche informazione su Antonio e Cleopatra
Lo spettacolo di Malosti porta in scena con una buona resa un originale di per sé avvincente e complesso, dalle fonti molteplici e iper-stratificate, che mescola piani di lettura, vicenda storica e approfondimento psicologico. Di incerta datazione (siamo forse tra il 1607 e il 1609) per la stesura di questa tragedia storica Shakespeare può contare sulla recente traduzione in inglese delle Vite di Plutarco di Sir Thomas North del 1579 e sulle innumerevoli piece teatrali del tardo cinquecento, come il Marc Antoine di Robert Garnier, tradotto nel 1592 dalla Contessa di Pembroke, e The Tragedy of Cleopatra di Samuel Daniel del 1594.
Shakespeare ci racconta il piano della Storia con i giochi di alleanze politiche e le battaglie per mare e per terra tra Ottaviano e Marco Antonio, per l’eredità di Cesare e il controllo sul mondo. La vicenda lascia emergere uno scontro di civiltà e significati lacerante: da una parte l’ordine e il pragmatismo di Roma e del futuro Imperatore, dall’altra, la scelta di Antonio che abbandona la città e tutti i suoi obblighi tanto politici quanto familiari, in favore della mollezza lussuriosa e decadente dell’Oriente e della lasciva Cleopatra.
Il Bardo porta in scena l’amore immortale, tracotante nella sua pretesa di essere paragonato a quello tra gli dei e proprio per questo destinato alla conclusione tragica e, infine, si delinea il carattere tridimensionale e contraddittorio di Cleopatra, al contempo superficiale e capricciosa, politica astuta e raffinata, sensuale e giocosa, energica e fragile.
Il cast di “Antonio e Cleopatra”
Anna Della Rosa (La Regina d’Egitto-Cleopatra) interpretata con piglio massimalista, ironia e carisma.
Il suo è un personaggio vitale, eccentrico e magnetico. Una prova indubbiamente riuscita in cui l’attrice riesce a rapire lo sguardo dello spettatore e a rendere sempre credibili le innumerevoli sfaccettature del personaggio.
Valter Malosti (Antonio) sfugge al rischio di essere schiacciato dalla controparte femminile: è un uomo politico di un’epoca evidentemente al tramonto, ormai incanutito, grottesco e surreale, che vediamo alle prese con il conflitto tra la ragione di stato, le pulsioni verso una vita diversa e la sua nuova identità di uomo innamorato.
Ad accompagnarli, un cast numeroso e complessivamente all’altezza.
Danilo Nigrelli (Enobarbo) veste i panni del traditore. La sua è un’interpretazione di assoluto carattere, che si esprime forse al meglio nelle parti più narrative e comiche. Dario Guidi (Eros): angelo androgino dalle ali nere – ennesimo richiamo mortifero – che si cimenta persino in un pezzo live di arpa celtica.
Noemi Grasso (Incanto): una figura che sintetizza in sé le varie ancelle del testo shakespeariano, con tono vibrante, sensuale e astuto allo stesso tempo.
Dario Battaglia (Ottaviano): sceglie un’impostazione recitativa tradizionale a tratti un po’ forzata, per il suo Ottaviano, “il ragazzino” qui spietato e integerrimo.
Ivano Graziano (Agrippa), calcolatore e astuto, Massimo Verdastro (l’indovino), Paolo Giangrasso (il messaggero), protagonista di alcuni siparietti gustosi con Incanto e Cleopatra. Carla Vukmirovic (Ottavia) eterea e sconsolata, pedina passiva nei giochi politici del fratello e del neo marito, qui, un po’ pretestuosamente trasformata in donnina inglese dell’Ottocento.
La scenografia è affidata alla creatività di Margherita Palli: la vicenda si svolge in un paesaggio surreale e sospeso, di un rigore geometrico a tinte vivide. La freddezza della composizione è infranta dai giochi di una pedana scorrevole che trasporta i personaggi in scena e fuori di scena. Ci sono alcuni elementi che lasciano presagire l’Aldilà in cui giungeranno i protagonisti.
Antonio e Cleopatra festeggiano sui loro sarcofagi, sono cristallizzati, rigidi e freezati come statue antiche e di morti in bella mostra. È una scelta all’insegna del minimale che stride volutamente con la ricchezza del testo e l’esuberanza dei protagonisti.
Il Trailer di “Antonio e Cleopatra”
La nostra recensione
Antonio e Cleopatra è una messinscena complessivamente riuscita, un lavoro accurato e con meccanismi di indubbia competenza ed efficacia. Tra questi, ad esempio, le sonorità di GUP Alcaro e i movimenti accuratissimi di Marco Angelilli. Non sono sempre riuscite, invece, alcune scelte “modernizzanti” e contemporanee, come l’abbigliamento di Ottavia o la discesa di Malosti in dialogo con il pubblico.
Il percorso sul testo è di indubbia qualità e altezza, restituisce pathos e senso di commozione al pubblico. Lo spettacolo sconta forse la pluralità di temi e personaggi propri dell’originale e un eccesso di inserzioni e interventi sul piano registico.
Applausi meritatissimi per Anna della Rosa: la sua Cleopatra trascina la rappresentazione arricchendola di sfumature ed energia, sebbene il lavoro non consenta una totale immedesimazione negli interpreti, che rimangono sempre un po’ freddi e distanti, cristallizzati in stilemi interpretativi tradizionali.
Il cast Artistico e tecnico
In scena: Valter Malosti, Anna Della Rosa, Danilo Nigrelli, Dario Battaglia, Massimo Verdastro, Paolo Giangrasso, Noemi Grasso, Ivan Graziano, Dario Guidi, Flavio Pieralice, Gabriele Rametta, Carla Vukmirovic
Uno spettacolo di Valter Malosti
Traduzione e adattamento Nadia Fusini e Valter Malosti
Scene Margherita Palli
Costumi Carlo Poggioli
Disegno luci Cesare Accetta
Progetto sonoro GUP Alcaro
Cura del movimento Marco Angelilli
Maestro collaboratore Andrea Cauduro
Assistenti alla regia Virginia Landi, Jacopo Squizzato
Assistenti alle scene Marco Cristini, Matilde Casadei
Assistenti ai costumi Simona Falanga, Riccardo Filograna
Chitarra elettrica live Andrea Cauduro
Arpa celtica live Dario Guidi
Produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura
Teatro Strehler
“Antonio e Cleopatra“
dal 4/06/2024 al 9/06/2024
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria Teatro Strehler
Largo Greppi 1 – M2 Lanza
da lunedì a sabato: dalle 12.30 alle 18 | domenica e festivi: chiuso
Da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, la biglietteria è attiva esclusivamente per la recita in programma.
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org