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“La vedova” il nuovo spettacolo horror di Chi è di scena. La nostra recensione.
Scuro Chiaro

“La vedova” il nuovo spettacolo horror di Chi è di scena. La nostra recensione.

La vedova nuovo spettacolo horror

Lo spettacolo

Un’esperienza noir che unisce la suspence dei film horror al fascino dei romanzi gialli d’autore.
E’ ispirato alla leggenda della Llorona, la madre vedova che si manifesta con il lamento incessante del suo pianto per la morte del figlio annegato.

Ambientato in epoca vittoriana, lo spettacolo strizza l’occhio al linguaggio visivo del cinema horror e punta a riportare a teatro anche il pubblico più giovane, mescolando atmosfere gotiche, mistero e tensione narrativa in una messa in scena avvolgente e sorprendente. Previsto in un atto unico da 80 minuti circa per non interrompere il ritmo assai coinvolgente, lo spettacolo si identifica come una prosa noir e rappresenta una delle novità del cartellone messo a punto in questa speciale stagione dei 100 anni del Cardinal Massaia dai produttori di “Chi è di Scena”, non nuovi a esperimenti di teatro innovativo improntato sul genere mistery.

La vedova spettacolo horror foto di scena
La vedova Foto di scena

La trama

Clifton, piccolo paesino nell’entroterra della Gran Bretagna, 1898.
West Fen House non è una casa come le altre. Intrappolata ai margini tra Clifton e la palude, sembra essere un’entità a sé, un’anima incatenata al suo stesso mistero.
I paesani evitano di parlarne, le sue mura consunte nascondono una storia oscura e la nebbia che la avvolge si dice porti con sé i lamenti di chi vi è rimasto intrappolato.
Quando Adam Davies, un giovane notaio, arriva per mettere in vendita la villa della defunta Emily Butler, vedova Lewis, trova una dimora che sembra avere un proprio respiro. Decide di portare a termine il proprio lavoro nonostante tutti gli abitanti di Clifton lo mettano in guardia.


Tra i corridoi che sembrano muoversi al ritmo di un’altra epoca e un cimitero che pulsa di storie non dette, Adam si rende conto che la casa non è vuota. E assiste inerme a una serie di morti violente all’interno del villaggio.
Si dice che la vedova, perennemente avvolta nel suo lutto come fosse un velo nero, pianga ancora tra quelle mura, accompagnata da un sussurro incessante di ombre che sembrano strisciare nella nebbia. Ma cosa cerca?
La casa racconta la sua storia… ma chi sarà disposto ad ascoltarla fino alla fine?

La vedova horror della Chi è di scena
Foto di scena

Note di regia

Gioacchino Inzirillo, anche sceneggiatore e regista dello spettacolo lo descrive così: “La Vedova nasce dalla mia grande passione per il genere horror e dal desiderio di portarlo in teatro senza cedere ai cliché del sangue o degli effetti visivi facili.

Mi affascina l’idea che la paura possa esistere anche nel silenzio, nel respiro trattenuto, in un rumore improvviso che rompe la quiete.

Il teatro, più di qualunque altro linguaggio, permette di far vivere quel terrore “vero”, fatto di attesa e immaginazione, dove lo spettatore non assiste: partecipa. 
Si può provare “Paura” anche se siamo siamo davanti ad un piano sequenza e non davanti ad un susseguirsi di inquadrature? Con “La Vedova” la risposta è Sì!

Londra, fine Ottocento.
Un’epoca di scienza e occulto, progresso e follia, in cui la linea fra razionale e soprannaturale si assottiglia fino a sparire.

È qui che prende forma La Vedova: un noir teatrale dai ritmi cinematografici, costruito su un gioco di luci, suoni e percezioni che mutano costantemente davanti agli occhi del pubblico.

Gli effetti sonori, diventano il battito del racconto.
Ogni scricchiolio, ogni voce, ogni colpo di vento non accompagna l’azione ma la crea.
Le luci lavorano per contrasto: illuminano solo ciò che serve, lasciando che il buio racconti il resto.

Gli attori si muovono con precisione quasi coreografica, in un ritmo scandito come un montaggio di fotogrammi: il teatro si trasforma in un film che prende vita davanti a noi, senza schermo e senza tagli.

La Vedova non offre risposte, ma indizi.
Non mostra il mostro, ma lo evoca.
Parla della paura come di una presenza invisibile che ci accompagna, che vive nei ricordi, negli oggetti, negli spazi chiusi.
E, forse, nella mente stessa di chi guarda.”

Gioacchino Inzirillo regista, sceneggiatore e attore
Gioacchino Inzirillo sceneggiatore, regista e protagonista

Cast artistico e tecnico

CAST ARTISTICO
ADAM DAVIES – Gioacchino Inzirillo
MARGARET CLAIM – Mariasole Fornarelli
WINIFRED CLAIM – Francesca Melis
CAROLINE STRINGER – Marianna Bonansone
RAYMOND STRINGER – Gabriele de Mattheis
CLAIRE DAVIES – Cloe Varalli
EMILY BUTLER – Giulia Curreri
HARRY BROWN – Alessio Ruzzante

NELLY TAYLOR / GRACE PARKER / TATA – Elisabetta Gullì
TOM WILSON / CRAIG PARKER – Alessandro Ventrice

CAST TECNICO

SCENEGGIATURA
Gioacchino Inzirillo

COSTUMI
Gabriele de Mattheis

MUSICHE ed EFFETTI LIVE
Nicola Barbera

LIGHT DESIGN / AUDIO
Gianluca Inzirillo

TRUCCO E PARRUCCHE
Silvia Mastrandrea

CO- REGIA
Mariasole Fornarelli

REGIA
Gioacchino Inzirillo

La vedova spettacolo horror della Chi è di scena
Maria Sole Fornarelli è Margareth Claim

La nostra recensione

“Dimenticate le barriere tra palcoscenico e schermo: ‘La Vedova’ di Chi è di Scena non è solo un’opera teatrale, è una vera e propria immersione cinematografica dal vivo. Lo spettacolo, ispirato alla leggenda della Llorona e ambientato nell’affascinante e cupa epoca vittoriana, ridefinisce i confini del genere noir a teatro, trasformando la paura in un’arte visiva e sensoriale.”

 Effetti Scenici: la Meraviglia del “Quasi Cinematografico”

Fin dai primi minuti, lo spettatore è avvolto da un’atmosfera così densa e palpabile da far dimenticare di essere seduti in una platea. Le note di regia promettevano un linguaggio visivo che strizzasse l’occhio al cinema horror, e la promessa è stata mantenuta con una maestria sbalorditiva.

Il lavoro sulle luci, curato da Gianluca Inzirillo, è decisamente innovativo: non si limita a illuminare l’azione, ma crea contrasto, ombre e profondità che sono il cuore pulsante della narrazione. La nebbia che avvolge la West Fen House, il cimitero che “pulsa di storie non dette” e i corridoi che sembrano muoversi sono resi con effetti live di una precisione che non ha nulla da invidiare a un set cinematografico.

Ma l’immersione va oltre il palcoscenico: la nebbia che cala avvolgente sulla platea e un effetto vento che si percepisce distintamente sulle poltrone contribuiscono a una sensazione di realismo sconvolgente, facendo sentire gli spettatori come se fossero veramente sulla palude di Clifton. Questa integrazione sensoriale rende l’esperienza unica. La sensazione è esattamente quella descritta: “come guardare un film horror, ma a teatro”, dove ogni piano scenico si trasforma in un “piano sequenza” fluido e terrificante.

 Il Suono: un Terrore Incredibilmente Realistico

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Se la vista è rapita, l’udito è totalmente prigioniero. Il design sonoro, con le musiche e gli effetti live curati da Nicola Barbera, non è un semplice accompagnamento, ma un vero e proprio co-protagonista.

Gli effetti sonori sono incredibilmente realistici, quasi tattili. Ogni scricchiolio, ogni sibilo di vento, il lamento incessante della vedova e i passi nascosti nel buio non accompagnano l’azione, ma la generano, la creano. Questo uso magistrale e oculato dell’audio eleva la tensione a livelli parossistici. È il “battito del racconto”, come lo definisce il regista, e contribuisce a quel terrore “vero, fatto di attesa e immaginazione” che penetra sotto la pelle dello spettatore, facendolo sentire totalmente immerso in una pellicola noir.

Un cast ottimo

Un meccanismo scenico così complesso e ritmato necessita di un cast di attori che si muovano con la precisione di un orologio, e in “La Vedova” la compagnia ha trovato gli interpreti perfettamente adatti a questo esperimento innovativo.

Sotto la guida registica di Gioacchino Inzirillo (anche sceneggiatore e protagonista nel ruolo di Adam Davies), gli attori si muovono con una “precisione quasi coreografica”, scandendo il ritmo come un “montaggio di fotogrammi”. Le loro capacità attoriali sono senza eguali nel mantenere la tensione emotiva richiesta da un genere così esigente.

*Gioacchino Inzirillo (anche sceneggiatore e regista), nel ruolo di Adam Davies, sfodera delle  grandi capacità attoriali drammatiche stupefacenti per chi lo conosce principalmente come performer prevalentemente legato al musical. Sebbene ci avesse già abituato a questo registro più cupo con la regia e l’interpretazione ne La Bambola Maledetta, qui supera le aspettative, incarnando con intensità l’ansia crescente del notaio intrappolato tra logica e soprannaturale.

 * Francesca Melis nel ruolo di Winifred Claim, offre una performance di straordinario impatto emotivo. La sua isteria crescente non è mai sopra le righe, ma assolutamente credibile, e trascina lo spettatore dritto dentro l’abisso mentale di chi ha perso un figlio. Allo stesso tempo, il suo personaggio è molto consapevole di tutti gli aspetti sovrannaturali che circondano le misteriose morti, fungendo da ponte terrificante tra la realtà logica del notaio Davies e l’orrore gotico della casa.

 *Maria Sole Fornarelli incarna splendidamente la fragilità misteriosa di Margaret Claim e trasmette al contempo l’ansia crescente della situazione, ogni sua performance è calibrata per massimizzare la suspense e l’immedesimazione.

Sono il talento e la dedizione di questo cast a dare anima e credibilità a un’ambientazione gotica che altrimenti rischierebbe di essere solo scenografia.

In Conclusione

“La Vedova” è un trionfo per “Chi è di Scena”, che dimostra ancora una volta la sua capacità di produrre teatro innovativo. È uno spettacolo noir di alto livello che mescola sapientemente atmosfere gotiche, mistero e tensione narrativa. Un’esperienza imperdibile che consiglio a tutti, specialmente a chi crede che il teatro non possa competere con la potenza visiva del cinema.

Il cast de La vedova al Teatro Cardinal Massaia
Il cast

Backstage experience

​Per gli spettatori più curiosi e desiderosi di svelare la magia dietro il terrore, è prevista una Backstage Experience imperdibile. Si tratta di un vero e proprio giro sul palco e dietro le quinte dove il pubblico può incontrare le menti creative dello show. Sarà l’occasione per ascoltare il regista e protagonista Gioacchino Inzirillo, l’attore e costumista Gabriele de Mattheis e l’esperto di suoni ed effetti speciali Nicola Barbera che spiegheranno e parleranno in dettaglio di tutti i trucchi scenici e gli effetti speciali che rendono La Vedova così coinvolgente e innovativo.

Biglietti

https://www.clappit.com/biglietti-teatrocardinalmassaia/biglietti/la-vedova-31-ottobre-2025-teatro-cardinal-massaia-torino-35046.html

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