Per me la musica è qualcosa di fisico, di psicologico, di materia e di spirituale.
Enrico Galimberti
Arriva al Teatro Sistina di Roma il 7 e l’8 maggio il Musical La leggenda di Belle e la Bestia. Dopo il successo nelle tappe di Mantova, Bergamo, Livorno, Milano e Bologna la tournée si concluderà con le ultime recite nei teatri di Varese e Ferrara.
Lo spettacolo, liberamente ispirato alla favola di Jeanne-Maire Leprince De Beaumont, è prodotto da LU.DA Produzioni S.r.l. società che, dopo un’esperienza decennale come Associazione Culturale nel settore dell’organizzazione e distribuzione di spettacoli, porta in scena una delle favole più belle di sempre grazie al lavoro di Luca Cattaneo, autore e regista dello spettacolo, ed Enrico Galimberti, che ha composto le musiche originali del musical. Le coreografie sono a cura di Angelo Di Figlia.
Le vicende della dolcissima Belle tornano in una versione inedita perché anche nelle storie già conosciute si possono trovare diversi spunti narrativi e far provare nuove emozioni. Per questo i registi Luca Cattaneo e Dario Belardi hanno guardato a quest’opera adottando un punto di vista differente, spingendo al limite il fantastico fino a farlo diventare realtà. Il risultato è uno spettacolo per tutti, adulti e bambini, in grado di far ridere e piangere al tempo stesso ricreando quella magia che solo il teatro può dare.
Le musiche e le coreografie di “La leggenda di Belle e la Bestia”.
Le musiche, tutte originali, sono state scritte da Enrico Galimberti e e coreografie di Angelo Di Figlia si sposano con le musiche al servizio della narrazione; i numeri di danza sono un racconto ed esprimono le emozioni dell’intreccio narrativo. La scelta di ballerini molto versatili permette di poter spaziare da uno stile all’altro, pur rimanendo coerente con le vicende dello spettacolo. Assistente coreografa e capo balletto è Elena Barani.
La Sinossi di “La leggenda di Belle e la Bestia”.
In un castello lontano un giovane principe, trasformato in una ripugnante bestia a causa della sua prepotenza, dovrà convivere con ricordi confusi del suo passato e di un amore per la sua principessa ormai diventato leggenda. Solo una persona in grado di amarlo più della sua stessa vita potrà spezzare l’incantesimo riavvolgendo nuovamente lo scorrere inesorabile del tempo. Il casuale incontro con Belle, figlia di un nobile marcante rimasto vedovo, farà riaffiorare nella memoria della Bestia il vago e dolce ricordo di una principessa ormai dimenticata da chiunque a causa del potente sortilegio. La ricerca di una valida soluzione che possa portare l’incantesimo a spezzarsi si scontra però con le trame segrete di Miguel, pronto a tutto pur di prendersi in sposa la giovane Belle.
Ma cosa accadrebbe se la Bestia si convincesse che la ragazza altro non è che la Principessa dimenticata a causa del maleficio?
Le scenografie e i costumi di “La leggenda di Belle e la Bestia”.
Le scenografie sono state ideate da Fabrizio Cattaneo, che si è cimentato nella creazione degli oggetti di scena con il costante supporto di un team di esperti. Una parte delle scenografie è stata realizzata dal laboratorio interno alla Produzione.
I fondali di scena sono stati, invece, affidati a TecnoFra – Al servizio dello spettacolo, azienda leader nella produzione di scenografie.
Lo spettacolo conta 6 diverse ambientazioni in grado di succedersi l’una all’altra in maniera molto veloce e pratica.
I costumi sono stati realizzati dalla Sartoria Teatrale David Laura, con la collaborazione di Mina Ghitti e il coordinamento generale di Silvia Pedretti. Lo spettacolo prevede oltre 70 cambi d’abito.
I protagonisti di “La leggenda di Belle e la Bestia”.
Gli interpreti: Belle (Claudia Luzzi), Bestia (Enrico Galimberti), Miguèl (Luca Cattaneo), Poltrèn (Fabio Polini), Vittòn (Marco Pezzotti), Angélique (Pamela Foresti), Séverine (Ancilla Scandella), Clotilde/Clarisse (Giulia Mattarucco), Tonton (Yuri Palamini), Bernard (Leonardo Ferrari) e Bruke (Luca Delogu). Completano il cast 8 perfomer dell’ensemble: Umberto Andronico, Valerio Angeli, Elena Barani, Chiara Di Loreto, Luca Marchetti, Eleonora Peduzzi, Alessio Ruaro, Susanna Scroglieri.
Quattro chiacchiere con Enrico Galimberti.
Come è nata la scelta “coraggiosa” di andare a lavorare su una storia così famosa e che ha già importanti precedenti teatrali?
Abbiamo deciso di affrontare questa fiaba innanzitutto perché mi piaceva molto e che penso piaccia a tutti e dall’altro perché a parte la Disney ci sono stati tanti tentativi di rivisitare l’originale.
Abbiamo già deciso nel titolo di far capire che volevamo raccontare questo amore magico in modo diverso, andando a recuperare alcuni degli elementi della fiaba originaria tra cui un padre commerciante che aveva più di una figlia e quindi ci sarà anche la sorella di Belle e sopratutto un inizio e una fine diversi.
Perchè nella vostra “Leggenda di Belle e la Bestia” dite che la fantasia diventa realtà?
La fantasia diventa realtà perchè giochiamo molto, avendo usato il termine “leggenda”, sul fatto di dare quasi un fondo di verità alla fiaba. C’è un personaggio che rompe la quarta parete e che quindi entra ed esce dalla storia raccontandola come se fosse qualcosa accaduto realmente.
Tu hai composto le musiche. Quanto è stato in elaborazione questo tuo lavoro in cui appaiono diverse “contaminazioni” musicali da Webber a Silvestri?
Si esatto, ho tratto ispirazione da questi autori. Io ho anche già composto tre brani in stile “musica da film” che è il mio mondo e per cui vorrei tanto scrivere, le mie contaminazioni sono tante. In questo spettacolo la musica dura tantissimo ed è un tutt’uno con il racconto in stile americano. Quindi la colonna sonora diventa poi canzone e coreografia. C’e voluto tantissimo, mesi e mesi di lavoro in costante contatto con Luca Cattaneo.
Ora una domanda provocatoria: ci vuole un grande coraggio oggi per una produzione “grande” come la vostra sotto tanti punti di vista?
Si si moltissimo coraggio sopratutto perchè si sta cedendo a un’idea televisiva in cui il pubblico segue il Vip conosciuto (non voglio assolutamente essere polemico).
La nostra diventa una doppia sfida con la possibilità di puntare sull’autore e su qualcosa di nuovo in Italia.
Abbiamo fatto tutto in casa, ovvero scrivere e produrre, e questo ci ha dato la possibilità di approdare nei Teatri ma siamo molto felici perchè vediamo che il pubblico ama molto il nostro spettacolo.
Eccoci a parlare del Cast dove appunto vediamo che non appaiono i soliti “Vip” che girano nel mondo del Musical in Italia, quasi a far pensare che ci manchino gli artisti per questo genere musicale.
Purtroppo la sensazione è quella. Pochi performer e uno stuolo di swing e ensemble che però vorrei sottolineare sono formati da figure professionali molto preparate spesso pronte già per ruoli da protagonisti. La nostra volontà era quella di dare uno spazio a molti esordienti che sappiamo essere molto preparati e alcuni provenienti da scuole di musical importanti in Italia.
Tu, come abbiamo, detto sei autore delle musiche ma sei anche nel cast perché sei la Bestia. Ti sei un po’ dipinto il ruolo su misura, nel senso che c’è molto di te in questa parte?
Direi assolutamente si. La Bestia è uno dei personaggi più interessanti da interpretare se lo si affronta nel modo giusto. Non è un orsacchiotto che diventa principe azzurro ma è una persona che ha subito un maleficio che gli ha tolto tanto e, attraverso la sofferenza, c’è poi il riscatto e il lieto fine.
Io ho attinto un po’ dalle mie esperienze di vita che mi hanno aiutato a trovare le diverse sfumature per diversi momenti dello spettacolo.
Enrico, scriverai un altro musical?
Questo sicuramente è uno dei miei obiettivi anche se ora sono molto focalizzato a far crescere questo spettacolo.