
Abbiamo intervistato Vincenzo Cairo, tiktoker e cantautore romano classe 2000. Dopo il successo del primo brano Come lo spieghi, il cantautore ha pubblicato da poco il brano Dimmi.
Come è arrivata la musica nel tuo percorso?
La musica nella mia vita c’è sempre stata. Non ho mai fatto veri e propri corsi, ma ho cominciato a suonare la chitarra alle medie e mio padre suona il piano quindi me l’ha un po’ insegnato. Un anno fa ho avuto per la prima volta la possibilità di lavorare a questo progetto e far uscire la mia prima canzone (Come lo spieghi), era una cosa che avrei sempre voluto fare e quindi l’ho fatto. Dopodiché ero un po’ indeciso se continuare questo percorso: però dopo aver visto che il brano ha avuto una certa risonanza, mi sono detto di continuare.
E la scrittura?
Sulla scrittura mi sono messo molto d’impegno l’estate scorsa. Ho scritto tante bozze, e la prima è stata proprio Dimmi. Ho un rituale: quando scrivo qualcosa lo mando sempre ai miei amici per capire se paice. A Dimmi poi ho lavorato con il mio co-autore Manuel Finotti.
Come scrivi i tuoi brani?
Tendenzialmente scrivo cose molto personali, sia i due ultimi brani usciti che il prossimo (vi faccio un spoiler) contengono molto della mia vita.
Quindi ora sei convinto nel proseguire questo percorso?
Assolutamente si.
Dimmi è un brano con cui tu trasformi qualcosa di brutto in qualcosa di bello, credi che la musica abbia questa funzione?
Dimmi è stata così: mi piace sapere che di un’esperienza brutta è rimasto qualcosa di bello come una canzone.
Cosa ti piace sentire nella musica degli altri? E cosa vorresti sentisse nella tua musica chi ti ascolta?
Mi piacerebbe passare un senso quasi di solidarietà: che le persone si riconoscano in ciò che canto e pensino “ah vedi, non è capitato solo a me..”. Infatti, nonostante come dicevo spesso parlo di cose che mi sono successe, cerco comunque di dargli una chiave universale così che ognuno ci si possa rivedere.
Quali sono i messaggi che cerchi di veicolare attraverso i tuoi canali social, su cui sei attivissimo?
Cerco sempre di non far passare messaggi sbagliati, e di trasmettere svago e divertimento. Soprattutto quando si ha un pubblico molto giovane bisogna stare attenti a ciò che si dice sui social, è una maturità che arriva man mano che crescono i seguaci.
Cosa ci può raccontare dei prossimi progetti?
Ancora è tutto top secret, posso solo dirti che presto uscirà una dichiarazione ufficiale su quello che sta per arrivare.. manca molto poco.
Quali sono gli artisti che ascolti di più e in cui ti rivedi di più della scena musicale italiana di oggi?
Grazie alle influenze musicali dei miei genitori ascolto un po’ di tutto! Principalmente ascolto musica trap, anche se è lontano dal mio tipo di musica. Artisti in cui mi rivedo sono gli Psicologi, Frah Quintale, Ultimo, Gazzelle e Alfa.