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VERONICA VITALE I-VEE: “Innamorata del mondo, voglio dare voce alle persone che non ce l’hanno”. Il nuovo singolo “Trasparent”. Intervista esclusiva.
Scuro Chiaro

VERONICA VITALE I-VEE: “Innamorata del mondo, voglio dare voce alle persone che non ce l’hanno”. Il nuovo singolo “Trasparent”. Intervista esclusiva.

Cover Trasparent Veronica Vitale

Sono un catalizzatore per il cambiamento: il futuro è adesso

Veronica Vitale

TRANSPARENT è il nuovo brano di VERONICA VITALE I-VEE, artista e produttrice musicale d’avanguardia di origine italiana che negli ultimi dieci anni ha conquistato gli Stati Uniti. 

Prodotto negli Stati Uniti da Visionary Vanguard Records e distribuito da AMA Amadea Music e The State51 Conspiracy, “TRANSPARENT” è un canto di rinascita e difesa contro ogni forma di bullismo, abuso di potere e di autolesionismo. È un brano le cui sonorità si collocano all’interno di un genere musicale futurista, definito da Veronica Vitale “Musica Liquida e Genere Fluido” di cui l’artista è pioniere e firmataria del Manifesto dell’Arte.

Conosciamo meglio Veronica Vitale I-VEE

Veronica Vitale
Veronica Vitale

Veronica Vitale I-VEE è una pianista, imprenditrice per l’industria discografica statunitense, attivista per i diritti dell’infanzia, per l’emancipazione femminile e per lo sviluppo sostenibile, socialmente impegnata nella lotta contro il bullismo e l’abuso di potere. Si afferma prima in Germania nel 2010 con l’album di debuttoNel mio bosco Reale“, per il quale riceve il riconoscimento di artista internazionale al Der Musikmesse International Press Award MIPA.
Viene coinvolta come unica voce italiana nella campagna di raccolta fondi “Song’s for Japan promossa da Lady Gaga a supporto delle vittime dello tsunami e del terremoto di Fukushima del 2011. Si trasferisce nel 2013 prima a Seattle poi a Cincinnati e nel 2014 riceve il premio della critica al Concorso Internazionale di Winnenden, “Gitarren statt Knarren”. La versione acustica del brano “Under the Sky of Another Dreamha visto la partecipazione straordinaria di Leon Hendrix, fratello di Jimi Hendrix.
Nel 2015 riceve il premio Act of Lovingkindness Award 2015 con il titolo di “Ambasciatore del movimento Groovemints Girls” per la King Records in Cincinnati. Collabora con la vincitrice di American Idol Jess Lamb & The Factory, producendo i brani “Lovers on the Run” e “Sweet Dreamer”, che si aggiudicano il Cincinnati Entertainment Awards nel 2016. Dal 2013 al 2018 collabora con il Maestro Stelvio Cipriani nella composizione di “Catechismo della Chiesa Cattolicadi Gjon Kolndrekaj e viene scelta come voce ufficiale del nuovo remake di “Anonimo Veneziano – To Be The One You Love”.
Durante la pandemia, compone la preghiera per l’umanità “Hymn To Humanity, poi rilanciata in una versione corale che unisce oltre 200 voci e 25 lingue per un messaggio di pace e fratellanza universale. Fonda “Artist United – Organizzazione Non Profit e Piattaforma Artistica gratuita” per coinvolgere artisti di ogni nazione in progetti per il sociale.
È stata la prima artista italiana indipendente a firmare negli Stati collaborazioni esclusive con alcuni dei nomi leggendari del panorama americano, da Bootsy Collins, bassista storico di James Browm, fino all’endorsement di Joe Jackson, padre di Micheal Jackson, fino a duettare con l’artista multi-platino The Mad Stuntman

Quattro chiacchiere con Veronica Vitale I-VEE

Prima di parlare del tuo nuovo brano vorrei soffermarmi su una frase con cui ti definisci e che mi ha colpito molto ovvero “catalizzatore del cambiamento”. Mi racconti da dove nasce e cosa ti spinge a tutto questo?
In realtà io prima di essere un’artista, un produttore sono sempre stata un guerriero della luce. Per abbracciare una storia come la mia serve innanzitutto tanto coraggio.
Dieci anni fa ho fatto la valigia e sono andata all’estero e ho cominciato tutto da capo e sfidato altri tipi di sistemi che però sono basati sulla meritocrazia mettendo così in primo luogo il talento.
Come produttore e come artista stò sviluppando nuove tecniche per la produzione musicale e nuovi concetti su l’essere artista in se e per se.
Io vorrei essere un ambasciatore del cambiamento. Non ho partecipato a nessun talent show, non ho mai accettato nessun tipo di compromesso.

La tua è un po’ una storia al contrario, ovvero tu, benché italiana, arrivi come artista dall’estero all’Italia.
Mi piacerebbe arrivare in Italia anche perchè sono italiana: la mia storia inizia prima in Germania e poi negli Stati Uniti d’America.

Secondo te qual è la grande differenza che hai trovato in queste realtà estere e che ti ha permesso di fare tutto il tuo percorso artistico?
Prima di tutto la meritocrazia. Se sei bravo hai diritto di combattere e lottare per avere il tuo riconoscimento per il lavoro che vuoi fare.
In America le menzogne, le sciocchezze, le cose non vere durano il tempo di una moda (3-4 mesi) e poi spariscono.
L’Italia discografica, anche le grandi major, vedo che sta puntando con forza a sbattere qualunque artista, ogni anno ne scelgono uno che vorrebbero vendere come famoso negli Stati Uniti e poi magari qui fanno davvero molto poco.
Questo è molto triste da vedere perché l’Italia e meravigliosa e potrebbe essere il palcoscenico principale della discografia europea.

Parliamo del tuo nuovo brano “Trasparent”. Tocchi ancora una volta argomenti importanti. La musica è quindi fondamentalmente per te come veicolo di comunicazione di grandi messaggi sociali?
Specialmente di messaggi importanti. A volte vedo artisti o persone che si ritengono tali, parlare di argomenti importanti ma senza crederci veramente. Io credo che di bullismo, di abuso debbano parlare le vittime di questo terribili esperienze di dolore. Se non hai avuto queste esperienze racconti una storia fasulla.
Con “Trasparent”, anche nel video divento trasparente ed è stata una scelta di produzione che ho volto fortemente perché è stata la prima immagine che mi è venuta in mento ovvero quella di un mondo che cerca di annullarci, di disintegrarci. Io vorrei dare voce alle persone che non ce l’hanno e combattere per una nuova giurisprudenza anche contro il cyber-bullismo specialmente negli Stati Uniti dove non c’è neanche la denuncia per diffamazione.

Cover del video di  Trasparent di Veronica Vitale
La cover del Video di Trasparent di Veronica Vitale.

Tu come artista ti collochi all’interno di un genere musicale che definisci “musica fluida”.
In realtà io ho fondato il nuovo “Manifesto dell’Arte” per un nuovo genere musicale che è la Musica fluida-liquida. Ho creato i primi principi riprendendo i parametri del filosofo Zygmunt Bauman quando parla di modernità fluida. Chi non si è accorto del cambiamento che è alle porte è una persona che nega il futuro e il presente. Serve un nuovo linguaggio, un modo di approcciarsi alla crisi.
La musica fluida è anche un’ideologia, un modo di vivere e di trasformare le crisi in opportunità, di muoversi come fluidi tra le diverse realtà e farsi attraversare dai suoni.
Io ad esempio ho registrato ogni singolo suono del mio disco in uscita perchè vorrei autenticità nelle cose che faccio.

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Tu sei anche produttore. Come unisci la parte creativa a questo?
Diciamo che non è facile soprattuto quando ti scontri con le grandi mode del mainstream, anche le radio hanno delle richieste particolari.
E’ una cosa un po’ triste quella che accade in Italia quando le radio ti mettono in onda solo perché devi rientrare in un determinato parametro, quegli standard che per me sono limiti.
Combinare la sperimentazione con quello che viene ascoltato e venduto sul mercato credo che sia la cosa più difficile che ci sia, serve tanto coraggio a investire in questi giovani e in artisti come me.
Devo dire che io con il mio team stiamo riuscendo ad abbattere tante barriere anche di stereotipi sul come e sul perché si fa musica.

Tu hai avuto delle collaborazioni importantissime con nomi leggendari del panorama americano…
Assolutamente si e vorrei sottolineare che tutto questo è avvenuto non pagando nessuno.
Un altro messaggio sbagliato che si fa arrivare in Italia è che il rapper del momento paga la collaborazione internazionale e ce l’ha sul disco, ma questo non serve a niente perchè in questo modo non entri nel loro network.

Veronica Vitale cantautrice
Voglio autenticità in quello che faccio!

Tu hai fondato anche un organizzazione no -profit per unire gli artisti. Come è nata l’idea e come la porti avanti?
Io arrivo da studi di fisica quantistica, quindi mi affascina entrare nel sistema e capire cosa non funziona per costruire la porta quando l’opportunità non bussa.
Tutto nasce da un’idea molto semplice: se le persone famose sono 100 ce ne sono almeno 100 milioni che fanno musica e che non vengono ascoltate, io le voglio raggiungere tutte.
Questo mio desiderio ha preso forma soprattutto nella Pandemia dove ho scritto questa “Preghiera per l’umanità”, la versione solista ha raggiunto mezzo milione di ascolti ma mi sono accorta dopo un mese che sarebbe stato bello avere le voci in tutte le lingue tramite tanti artisti. Li ho invitati tutti e mi hanno raggiunto persone perfino dalla Nuova Guinea e mi sono innamorata ancor più del mondo.
A questo punto ho unito nell’associazione creativi di settori diversi, giornalisti, fotografi, graphic designer che collaborano. Sono così nati tour, creano copertine per i loro dischi tutto a titolo gratuito e per me questo è splendido.

Dopo questo singolo, cosa ci aspettiamo?
E’ stato pubblicato un Experience-Ep “Nobody is perfect“, che comprende cinque tracce, uscirà l’Experience di Trasparent che avrà altre 5 tracce in cui commentiamo come è nato il brano, il backstage…
Nell’anno di uscita il mio album “Inside the outsider” e aspetto questo momento con molta gioia.

Il video di “Trasparent” di Veronica Vitale

Il videoclip, diretto dal regista californiano Patrick J. Hamilton e prodotto da Atlanta Film Company e Red Digital Cinema Studios in qualità 8K, è impreziosito da particolari effetti speciali che danno vita al messaggio della canzone. 

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