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GIULIA PRATELLI e il nuovo album “Nel mio stomaco”: un viaggio che si apre e si chiude nel tempo di un ascolto. Intervista esclusiva.
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GIULIA PRATELLI e il nuovo album “Nel mio stomaco”: un viaggio che si apre e si chiude nel tempo di un ascolto. Intervista esclusiva.

Giulia Pratelli

Nel mio stomaco è un disco in movimento, fatto di canzoni di passaggio. Si sviluppa come una sorta di viaggio che può svolgersi all’interno, tra le emozioni e i cambiamenti che ci riguardano come Persone, o all’esterno, tra le cose, le relazioni e ciò che accade intorno a noi.

Giulia Pratelli

NEL MIO STOMACO” (Blackcandy Produzioni) è il nuovo album di GIULIA PRATELLI. Il disco sarà disponibile prossimamente anche in formato fisico.

“Nel mio stomaco” è il terzo album in studio di Giulia Pratelli e vede rinnovarsi la collaborazione artistica con Zibba, che aveva già seguito la produzione del precedente “TUTTO BENE” (Rusty Records, 2017).
Contiene 11 tracce, tra cui “Qualcuno che ti vuole bene”, pubblicata lo scorso 22 novembre, scritta e interpretata insieme a BIANCO, e “Le cose da fare”, già contenuta nell’album “Benvenute”, una compilation prodotta da Musica di Seta e dedicata al racconto della condizione femminile. 
A chiudere la tracklist “Non ti preoccupare”, brano col quale la cantautrice ha vinto il premio “Miglior testo” al Premio Bianca D’Aponte 2018.

La tracklist di “Qualcuno che ti vuole bene”

  1. “Niente”;
  2. “Luglio”;
  3. “Qualcuno che ti vuole bene”;
  4. “Le cose da fare”;
  5. “Nel mio stomaco”;
  6. “Autunno”;
  7. “A memoria”;
  8. “Tutti hanno ragione”;
  9. “Un’altra volta”;
  10. “Roma Milano”;
  11. “Non ti preoccupare”.

Conosciamo meglio Giulia Pratelli

Giulia Pratelli, che ha più volte attirato l’attenzione di grandi artisti quali Fiorello (che dal 2014 l’ha accolta nel cast della sua Edicola Fiore), Enrico Ruggeri e Grazia De Michele, negli anni è stata ospite dei concerti di Marco Masini, Edoardo Bennato, Diodato e Mirkoeilcane.
Nel 2018 è la cantautrice a dare la spinta propulsiva per creare e organizzare “Come è profondo il mare”, uno spettacolo in omaggio alla musica di Lucio Dalla che la porta a cantare nei teatri e locali italiani insieme a Tommaso Novi, Giorgio Mannucci e Luca Guidi.
Nell’estate 2020 apre alcuni concerti di Paolo Benvegnù. Nello stesso anno entra a far parte della scuderia di Blackcandy e l’inizio della collaborazione è segnato dalla pubblicazione di “Un’altra domenica (canzone a casa)”, brano del quale qualche mese dopo verrà pubblicata una speciale live session acustica.
Ricordiamo tra i suoi ultimi lavori “Qualcuno che ti vuole bene” feat. Bianco.

Quattro chiacchiere con Giulia Pratelli

Giulia Pratelli cantautrice
Giulia Pratelli, cantautrice italiana.

Tu definisci il tuo ultimo lavoro come un “disco in movimento”. Come mai?
E’ un disco in movimento perché al suo interno ha un viaggio. Sono tutte canzoni che in qualche modo si spostano e me ne sono accorta dopo averlo scritto e aver scelto l’ordine dei brani.
E’ un disco che si apre con la volontà di lasciarci alle spalle le cose che non sono importanti per potersi evolvere e prosegue con “Luglio”, una canzone che osserva il mondo fuori dal finestrino di una macchina e continua fino a chiudersi con “Non ti preoccupare” che è un brano di ritorno a casa.

Come è avvenuta la scelta dei brani che hai messo nell’Album?
E’ stata una scelta assolutamente condivisa con Zibba che ha seguito la produzione artistica di questo lavoro e anche del precedente. Ed anche basata su quello che avevo voglia di raccontare. Volevo canzoni che fossero davvero di pancia.

Tu, nell’Album, parli di emozioni che possano svilupparsi dentro di te o con il mondo fuori.
Si ci sono brani che riguardano sia il modo in cui ci sentiamo sia quello che succede fuori.
“Le cose da fare”, ad esempio, parla di situazioni di violenza domestica e di tutto quello che ci opprime nell’essere donna ogni giorno.

Molto bella la scelta dell’immagine sulla cover dell’Album. Come è nata questa sovrapposizione?
Io avevo l’idea da tempo di utilizzare il collage che ultimamente sta andando molto di moda. E’ una tecnica artistica che mi colpisce molto. Avevo l’idea di far fuoriuscire dalla pancia cose che potessero rappresentare voglie e emozioni diverse.
Ho così chiesto aiuto a La tram, un’artista e amica meravigliosa con cui avevo già collaborato.

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Copertina di "Nel mio stomaco" di Giulia Pratelli
La cover del nuovo Album di Giulia Pratelli

Nel tuo percorso artistico ci sono dei nomi importanti tra cui una mia cara amica ovvero Grazia Di Michele e hai aperto i concerti di Masini, Diodato, Bennato, cosa ti rimane da queste splendide collaborazioni?
Sicuramente quello che mi rimane è un grande senso di gratitudine perché non è mai scontato che un artista così affermato decida di condividere il palco e lasciare un spazio a un artista più giovane.
E’ sempre stato per me un regalo enorme e ho sempre cercato di imparare qualcosa… di “rubare” dalla loro bravura e esperienza.
Con Grazia è rimasto un bellissimo rapporto e ci sentiamo spesso anche grazie a tutto quello che lei, assieme a Mariella Nata e Rossana Casale stanno facendo per dare una mano alla categoria cantautrici emergenti.
Un’altra esperienza indimenticabile è stata quella con Fiorello e se ancora ci penso mi sembra qualcosa di incredibile, per i concerti non posso non ricordare Masini.
Marco mi ha dato uno spazio veramente particolare, mi faceva esibire a metà concerto e mi presentava al pubblico ed è una cosa che non succede mai.

Parlando di grandissimi hai fatto un omaggio a “Lucio Dalla”. Come è nata questa idea?
Questo è uno spettacolo a cui tengo tantissimo e che ho voluto tanto. Lo porto avanti con tre cantautori e amici bravissimi che sono Tommaso Novi, Luca Guidi e Giorgio Vannucci.
E’ uno spettacolo che è nato veramente per caso: mi era stato chiesto di organizzare una serata in un teatro in omaggio a un cantautore avendo carta bianca nel decidere con chi farlo e a chi dedicarlo.
La scelta su Dalla è avvenuta perché tutti noi lo ritenevamo un cantautore enorme e che ci rappresentava molto.
Dopo la prima data abbiamo pensato che dato quanto ci eravamo diverti e come era andata bisognava assolutamente portarlo avanti.

Nel tuo percorso musicale un Sanremo Giovani come lo vedresti?
Mi piacerebbe, anche se negli ultimi anni non ho neanche più provato perché sono intervenute una serie d cose e dinamiche che mi hanno fatto concentrare su altro.
Penso che Sanremo sia una cosa che a qualunque cantante piacerebbe fare.
Devo anche dire che ho anche sempre puntato ad altre strade e altri modi per farsi conoscere e riuscire ad avere un pubblico.

Il lavoro di Giulia come procede?
Spero di tornare a suonare dal vivo almeno questa estate e poi ho un sacco di idee che vorrei riuscire a concretizzare dato che ho la mente più libera ora che è uscito il disco.

Ascoltiamo “Qualcuno che ti vuole bene”

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