Francesco Renga risponde alle domande dei giornalisti in conferenza stampa, e presenta il brano Quando trovo te, con cui sarà in gara a Sanremo 2021.
Il significato di Quando Trovo Te
Nel brano Francesco Renga canta l’oblio salvifico, il dimenticare per sopravvivere. Il brano parla dell’esplosione di un ricordo di una normalità che spesso è felicità; racconta di un uomo che cammina per strada ed è in preda a tormento e frustrazione esistenziale, ciò lo porta a ricordare qualcosa che aveva nascosto.
Le piccole cose di ogni giorno salvano la vita:
“Lo sguardo dei figli, il profumo di una casa, il ricordo di un abbraccio, tutte cose che teniamo nascoste per non svilirle nella quotidianità sbagliata di ogni giorno”.
Quando trovo te nasce dopo aver scovato, durante un trasloco, dei vecchi ricordi, diari e fotografie della sua adolescenza. Il brano, pieno di speranza, Francesco Renga lo dedica a tutti noi, lui compreso.
Il brano è stato creato in sole 4 ore: con una passione, una magia ed un’emozione molto forte.
Come sarà il Sanremo 2021 di Renga?
Un Sanremo senza pubblico: è una difficoltà oppure no? Renga sostiene che cantare senza pubblico sia una grande limitazione.
Francesco Renga torna a Sanremo dopo 30 anni dalla sua prima volta con i Timorìa, e si dice emozionato al pensiero di essere in gara con ragazzi giovani quanto lo era lui nel 1991.
Renga dà un prezioso consiglio ai giovani: non perdere la luce, il fuoco che hanno che brilla molto potente, non perdere la scheggia di follia e incoscienza. Andare a Sanremo divertendo e divertendosi.
Delle sue 8 partecipazioni a Sanremo il cantante ricorda con particolare affetto la sua prima partecipazione al Festival, ma anche il primo Sanremo da solista nel 2000 con Raccontami, quello del 2002 con Tracce di Te (con cui racconta la scomparsa della mamma) e quello del 2005, che l’ha visto vincitore con Angelo.
Le pagelle non hanno toccato particolarmente Francesco Renga: il brano va ascoltato perché crescerà a livello di percezione nell’arco delle serate.
Per lunghe settimane abbiamo assistito al dibattito “Sanremo sì/Sanremo no”, ma Renga afferma con grande fermezza:
“Sanremo è una macchina che non muove soltanto i 26+8 artisti in gara, ma muove decine di persone che lavorano attorno alla gara. Sanremo è un simbolo di ripartenza per tutti.”