In lettura
Emanuele Aloia e la sua “Sindrome di Stendhal”. Il primo album raccontato dall’astro nascente di Tiktok.
Scuro Chiaro

Emanuele Aloia e la sua “Sindrome di Stendhal”. Il primo album raccontato dall’astro nascente di Tiktok.

Emanuele Aloia

Esce domani, il 16 aprile 2021, l’album d’esordio “Sindrome di Stendhal” di Emanuele Aloia, disponibile in formato fisico e su tutte le piattaforme digitali, e presentato a Firenze in esclusiva per TikTok. Da domani sarà in rotazione radiofonica con il singolo “Notte Stellata”.

L’album “Sindrome di Stendhal”

“Sindrome di Stendhal” è il primo progetto discografico del giovane cantautore.
Contiene 13 tracce tutte scritte e composte dallo stesso Emanuele, con al suo fianco il produttore Steve Tarta.
L’album è un vero e proprio “quadro” e ci porta nell’universo Emanuele dove troviamo pittori, scrittori e parole di protagonisti delle opere d’arte più famose di sempre: dalla Venere di Botticelli a Banksy, da Romeo e Giulietta all’eterno ritorno di Nietzsche.
Finalmente un album giovane e fresco che è anche un vero e proprio inno alla cultura e alla bellezza in ogni sua forma.
Ora immersi in una tale meraviglia non resta che fermarsi ad ascoltare.

«Nella vita mi è capitato spesso di perdere l’equilibrio. Non l’ho perso solo nei momenti di difficoltà ma anche nei momenti felici. Quando finisco di scrivere una canzone e la riascolto se si crea la giusta magia, mi perdo dentro le parole iniziando ad avere vertigini. In questo disco le canzoni non hanno tempo. L’unica reale ambizione è quella di far trovare alle persone l’armonia nel disequilibrio. Credo che esista musica anche nel caos, dentro una caduta, nel mare di un pianto e forse proprio lì, si nascondono le canzoni più belle.»

Emanuele Aloia

Quattro chiacchiere con Emanuele Aloia

Emanuele racconta il suo album “La sindrome di Stendhal”.
E’ un album molto vario sia dal punto di vista concettuale che sonoro ci sono tante contaminazioni all’interno.
Un lavoro di un anno e mezzo che parte dalla pubblicazione come indipendente di “Girasoli” che ha fatto numeri impressionanti: è stata la canzone che mi ha dato fiducia e mi ha fatto capire che potevo fare il mio ingresso, con tutte le mie caratteristiche, nel mondo musicale. Questo si è poi confermato con il successo di “Il Bacio di Klimt”.
All’interno dell’album ci sono brani scritti nell’ultimo anno e mezzo tranne “Ipocrisia” e “Buongiorno principessa” che sono di 4/5 anni fa e riarrangiate.
Io le canzoni le scrivo per una mia esigenza e poi quando escono diventano di tutti, ognuno può dare la propria interpretazione personale.
Sono convinto, in tutte le canzoni, di averci messo il cuore e non aver pensato al dopo o a quello che sarà.

Come vivi la tua Torino anche a livello artistico?
Io a Torino giro molto in zona centro (vivo in centro città) e mi piace andare in bicicletta. Questo è stato per me una liberazione durante il lock down. Dal lato artistico a Torino ho visto tutto e per me Torino è già un museo a prescindere dai veri e propri musei.

Passione per l’arte e per la musica sono nate insieme o prediligi una delle due?
Ho iniziato a scrivere da giovanissimo e quando mi sono reso conto che c’era qualcosa “di più” ho iniziato a lavorarci in modo diverso. Ho sempre amato mettere citazioni nei miei brani.

Dal punto di vista del processo di lavorazione come hai scelto le canzoni che compongono album e come riesci a trattare temi importanti in modo così “fresco”?
Parto da cose semplici come un giro di chitarra o da una base del mio produttore Steve Tarta.
Non so bene spiegare come scrivo, non ho una regola e a volte ho paura che un giorno mi sveglierò e non mi accadrà più.
Abbiamo scelto le canzoni che secondo me erano più giuste sperando di poter poi uscire con altri album per dare spazio ai brani esclusi o canzoni che arriveranno.

Un artista a cui sei affezionato?
Vincent Van Gogh, perché “Girasoli” mi ha permesso di credere ancora di più in tutto quello che stavo facendo, mi ha dato fiducia e mi ha fatto conoscere al grande pubblico. Direi però anche per l’artista che è stato e per la sua vita.

Ti ispiri ad artisti del passato. Ti ritrovi in qualcuna delle loro personalità e chi avresti voluto incontrare?
Tutti gli artisti hanno personalità differenti che credo siano la chiave per le opere d’arte che hanno creato: non ho trovato però analogie con la mia personalità. Avrei voluto incontrare tutti i grandi artisti, per citarne qualcuno direi ancora Van Gogh, Monet e uscendo dall’arte pittorica Montale.
Molti pensano che io abbia una particolare predisposizione verso l’arte ma ho sempre apprezzato tantissimo, forse anche di più, anche a scuola la letteratura e la filosofia.

Artisti attuali che ti colpiscono in particolare?
Legati alla musica ho grande stima per Stromae, per me è un artista a 360 gradi. Ho un amore incondizionato per lui.

Ci sono tante citazioni nell’album, secondo te ognuno andrà a cogliere quella in cui si ritrova di più?
Certo che si, poi ci sono quelle che accomunano un po’ tutti e questo lo noto anche attraverso i social e i messaggi che arrivano. Sono molto contento di ricevere messaggi da parte di studenti che non apprezzavano arte e letteratura e attraverso le mie canzoni ora le hanno potute conoscere e amare. Questo mi gratifica molto e anche ciò che mi arriva da parte di professori che a volte usano i miei brani per parlare di arte agli studenti.

Forse ti potrebbe piacere anche…
Graziano Galatone, Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci

“Mi stai già perdendo”, con questo brano inviti a cogliere l’attimo, tu hai imparato?
Amo molto questo brano è molto introspettivo, ma se devo essere onesto io non ho ancora imparato.

cover di La sindrome di Stendhal di Emanuele Aloia
Cover del primo album di Emanuele Aloia “Sindrome di Stendhal”.

Emanuele Aloia e la Giornata Mondiale dell’Arte

Oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell’Arte che ricorre ogni 15 aprile, il cantautore 22enne Emanuele Aloia ha eseguito simbolicamente una sua canzone alla Galleria degli Uffizi, Romeo e Giulietta, nella sala che accoglie la celeberrima “Nascita di Venere” di Botticelli.

Oltre all’esibizione, c’è stato un dialogo, sul tema dell’importanza dell’arte, tra il cantautore e il direttore del museo Eike Schmidt.

La track list di “La sindrome di Sthendal”

1. NOTTE STELLATA (E. Aloia, S. Tartaglino)
2. MI STAI GIÀ PERDENDO
(E. Aloia, S. Tartaglino)
3. IPOCRISIA (E. Aloia, S. Tartaglino)
4. LA MONNA LISA (E. Aloia, S. Tartaglino)
5. SCHOPENHAUER
(E. Aloia, S. Tartaglino)
6. IL BACIO DI KLIMT
(E. Aloia, S. Tartaglino)
7. BUONGIORNO PRINCIPESSA (E. Aloia, S. Tartaglino)
8. L’URLO DI MUNCH (E. Aloia, S. Tartaglino)
9. QUANDO DIO TI HA INVENTATA (E.Aloia)
10. GIRASOLI (E. Aloia)
11. SINDROME DI STENDHAL
(E.Aloia)
12. ROMEO E GIULIETTA
(E.Aloia)
13. POLLICINO (E.Aloia)

Tutti i brani sono prodotti da: Steve Tarta
Label: Epic / Sony Music

Qual è la tua reazione?
Excited
0
Happy
0
In Love
0
Not Sure
0
Silly
0
0 Commenti

Rispondi

La tua mail non sarà resa pubblica.

© 2020 Dejavu. All Rights Reserved.

Torna a inizio pagina