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“Storia di una festa mobile”. Il primo libro di Emanuele Anceschi tra filosofia e aperitivi con gli amici.
Scuro Chiaro

“Storia di una festa mobile”. Il primo libro di Emanuele Anceschi tra filosofia e aperitivi con gli amici.

Emanuel Anceschi scrittore

Emanuele non fa teoria: vive.

Difficile pensare ad un accostamento non banale tra aperitivi con gli amici, filosofia, cinema e musica ma credetemi Emanuele Anceschi con il suo libro “Storia di una festa mobile” edito da Brè Edizioni, ci è riuscito non cadendo ne nel retorico e banale slogan “ti insegno a vivere” ma neanche senza tediarci con un “tomo filosofico”.

Il Libro di Anceschi non è un saggio ma neanche un romanzo ma diciamolo con una parola illuminante una “scintilla, un “flusso di coscienza” dove ci racconta il suo rapporto tra sensi e immaginazione con il mondo.

Si parla di viaggi che si intrecciano con il mondo della filosofia, del cinema, della musica, della lettura e della filosofia facendo così una foto di una generazione che ha fuso impegno e aperitivi, entusiasmo e delusioni.
Importante sottolineare che, come scrive l’autore nella prefazione, il suo intento non è quello di convincere i suoi lettori di qualcosa ma solo esortarli a una riflessione interiore per poi far arrivare ciascuno alle proprie diverse conclusioni.
Scrive inoltre Anceschi:

“Si tenga sempre ben in mente che la filosofia va considerata come una cassetta degli attrezzi che aiuta a pensare e riflettere. Non è sinonimo di verità.”

Di cosa ci parla “Storia di una festa mobile”.

Storia di una festa mobile di Emanuele Anceschi
La copertina del primo libro di Emanuele Anceschi

Storia di una festa mobile, un breve saggio discorsivo, racconta il percorso che il protagonista sta compiendo per raggiungere il tempio dentro la caverna, dove spera di ricevere qualche risposta alle sue numerose domande filosofiche.

Il viaggiatore si interroga su molti aspetti della società contemporanea e cerca di darsi risposte attraverso l’antropologia, la letteratura, il cinema e l’ironia.
Incontri importanti segneranno il viaggio: da Nietzsche, Heidegger, Anders, Marx, Schopenhauer a Von Trier, Lynch, Fellini, Kerouac, Bukowski, Hemingway fino ad arrivare ad Alice nel paese delle meraviglie.

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L’importante è vivere pensando, non dare niente per scontato ma essere presenti e confrontarsi con le cose, siano esse un aperitivo con gli amici, un testo di filosofia, una riflessione sulla politica
(Cit. Emanuele Anceschi)

Chi è Emanuele Anceschi

Emanuele Anceschi nasce nel 1982 a Castelnovo Monti, paese dell’appennino di Reggio Emilia.
Dopo aver conseguito la maturità scientifica, si laurea in Studi Internazionali ed Europei all’Università di Parma e svolge nel 2010 un tirocinio sul monitoraggio dei Diritti Umani a Vilnius della durata di quattro mesi.
Dopo aver ricoperto posizioni manageriali nel settore privato, attualmente è occupato nel settore della cooperazione sociale. I numerosi viaggi che compie fin da quando è bambino lo portano a visitare più di una volta tutti e cinque i continenti. Appassionato di storia, filosofia, cinema e letteratura, è alla sua prima pubblicazione con Brè Edizioni.

“Storia di una festa mobile” direttamente a casa tua.

Se vuoi leggere “Storia di una festa mobile” per iniziare il tuo viaggio e confrontarti anche con noi commentando l’articolo, non devi neanche uscire di casa (che in questo periodo potrebbe essere pericoloso) ma lo trovi qui!

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