“Ho deciso di scrivere questo brano quando sono venute a mancare delle persone care vicine a me. Mi sono accorto che la sofferenza è proprio come le piume: ti sfiora perché è parte della vita ma, col tempo, è destinata a scivolare via. Chi resta deve andare avanti. Questa sensazione la condivido con le tante persone che hanno perso qualcuno a causa della pandemia.”
Piro
PIUME, il nuovo videoclip dell’artista classe ‘94 PIRO, alias di Dario Piroli.
Il brano, prodotto da Leo Marchi e Michele Manca, è già su tutte le piattaforme digitali per Artist First ed evidenzia ancora una volta il percorso versatile del cantautore, rapper e autore, sperimentando nuove sfumature pop.
PIUME è un omaggio dell’ artista tramite la sua musica a coloro che non ci sono più: una perdita personale ha ispirato questo testo intimo, in cui chiunque abbia sofferto la scomparsa di una persona cara potrà rispecchiarsi.
Nell’era del Covid-19, la canzone assume un significato più ampio, ricordando le vittime della pandemia e accarezzando delicatamente, come fa una piuma, la sofferenza di chi resta.
Chi è Piro?
Dario Piroli in arte “Piro” nasce nella cittadina balneare di Civitavecchia (RM) il 1° maggio 1994.
Inizia giovanissimo ad avvicinarsi alla musica, con un forte bisogno di esprimere se stesso e la condizione dei giovani d’oggi. Influenzato dall’indie, dal pop e dal rap, lo stile di Piro rimane fedele a se stesso e al laboratorio di Santa Marinella, dove sintetizza una proposta artistica autentica, componendo con la sua band.
La guerra dei sensi è il primo lavoro ufficiale di Piro in collaborazione con Leo Marchi e Michele Manca. Grinta, passione e determinazione lo portano a sperimentare nuovi generi e nuovi sound musicali. L’arte culinaria ha sempre fatto parte di Piro, la cui passione lo ha spinto negli anni a crescere anche dal punto di vista della ristorazione, diventando un affermato Chef.
Ad inaugurare questa sperimentazione è il video seguente, Il sesso cambia tutto, con le riprese del regista Nino Villani e con la collaborazione della performer italiana Francesca Borrielli.
Con Serie A, invece, Dario scrive un inno dedicato ai giovani d’oggi che arrivano a sacrificare il proprio tempo e la vita stessa inseguendo il sogno di diventare calciatori.
Piro è attualmente al lavoro su nuova musica, in arrivo durante l’estate.
L’intervista a Piro
Tu hai scelto una tematica che ci tocca tutti, andandoci a fondo. In questo caso parlare di questo argomento COVID è stata più una necessita, uno sfogo o una condivisone?
Posso dire entrambi. Ho scritto questa canzone a novembre in seguito alla scomparsa di una persona a me molto cara. Sentivo l’esigenza, da artista, di mettermi a nudo e di raccontare una storia. In primis è stata quindi proprio una mia esigenza e poi è venuta la parte di condivisione.
Secondo te la musica in questo momento va vissuta più come una riflessione o bisogna proporre di più qualcosa che porti alla distrazione?
Questa è una bellissima domanda. Secondo me c’è bisogno di entrambe le cose: ci sono caratteri e caratteri, artisti e artisti, ascoltatori e ascoltatori. C’è chi preferisce la riflessione, chi lo svago. Anche io a volte faccio canzoni più frivole mentre questa volta ho sentito l’esigenza di scrivere un po’ più sul profondo. Secondo me dipende dal momento.
Perché questo titolo “Piume”?
Ho immaginato l’anima della persona scomparsa che si trasforma in una piuma leggera.
Nel tuo video ad un certo punto ci sono tante piume e c’è anche una ballerina, una bambina, quindi in realtà hai voluto unire leggerezza e riflessione?
Assolutamente si, era proprio il messaggio che volevo esprimere.
Come mai il nome Piro?
Semplicemente perché il mio cognome è Piroli, quindi è un diminutivo. E’ sempre restato un soprannome, giocavo a calcio e mi chiamavano Piro.
Tu parti dal rap e arrivi ora al pop, com’è questo viaggio e dove ci porterà?
Questo me lo chiedo anche io. E’ un continuo viaggio perché io parto principalmente dal rap pop e ultimamente mi sto spostando più sul pop rock ma non amo definirmi. Preferisco mettere le cuffie e scrivere, non mi piace etichettarmi in qualcosa.
Pensi che questa voglia di fondere stili diversi derivi anche dall’esperienza?
Sicuramente. Io ascolto musica, sempre, sono continuamente influenzato da nuovi generi.
Chi sono i tuoi artisti di riferimento e qualcuno con cui ti piacerebbe collaborare sia nella scrittura che sul palco?
Sicuramente apprezzo tanti artisti per il carisma e tanti per la scrittura. Un gradissimo artista che stimo è Franco Califano. Ma ci sono anche tantissimi stranieri e italiani, Achille Lauro per esempio.

Leggo nella tua bio “portavoce di giovani che combattono per riuscire ad emergere in un mondo fatto di compromessi e contraddizioni” appena ho letto questa cosa ho pensato che quindi non faresti un Talent.
Per adesso non ci ho mai pensato perché credo che ti vincoli in qualcosa, devi per forza essere qualcuno, devi scendere a compromessi. Il mio percorso viaggia da un’altra parte, caratterialmente sono un po’ particolare.
Tu hai una grande passione per l’arte culinaria e sei diventato uno chef!
Si è il mio primo lavoro, finito la scuola ho fatto dei corsi di cucina privati poi ho iniziato a farmi 13 ore nelle cucine. Però quando staccavo c’era questa esigenza in me di mettere le cuffie e scrivere. La notte non dormo mai completamente. Poi con la cucina ho cominciato a viaggiare, Spagna, Miami, ho viaggiato un bel po’ ma c’era sempre questo pallino della musica fino a quando due anni fa sono tornato e ho cominciato ad incidere tutte le cose che avevo.
Ma quindi se ti dovessi svegliare una mattina vorresti più il successo di Cracco o di Mahmood?
Mahmood!
Prossimi progetti? Ho letto che arriva qualcosa per l’estate.
Si ho una canzone già pronta e stiamo girando il video con il regista Nino Villani che mi accompagna in tutto e per tutto e il brano si chiama “Stella cadente” che dovrebbe uscire a inizio giugno.
Il video di Piume
Il videoclip a cura di Nino Villani rappresenta a pieno questo concetto: le piume che circondano la ballerina richiamano le figure angeliche, così come la bambina. La loro leggerezza si rispecchia nello stile musicale di Piro, che affrontando temi difficili, spesso crudi e quasi al limite, presenta un brano di rottura rispetto al suo passato e con nuove sonorità pop vuole essere il più vicino possibile alla quotidianità delle persone.