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DOGFIGHT il musical. La prima italiana sul palco del Boat a Bologna con i ragazzi della Bsmt. Intervista a Francesca Taverni.
Scuro Chiaro

DOGFIGHT il musical. La prima italiana sul palco del Boat a Bologna con i ragazzi della Bsmt. Intervista a Francesca Taverni.

Dogfight il musical

Terzo titolo in programma al Summer Musical Festival e nuova prima italiana con il musical Dogfight, tratto dall’omonimo film del 1991, in scena sul palco di BOAT dal 30 giugno al 2 luglio alle ore 21.00 con i giovani interpreti della BSMT, l’Accademia di musical diretta da Shawna Farrell.

Il Team Artistico di “Dogfight”.

Per raccontare l’America pre-Vietnam di marines, stupide tradizioni, ma anche sogni e amori la BSMT ha chiamato Gabriele Duma, attore della scena teatrale italiana, in più occasioni regista e insegnante dell’Accademia del Maggio Musicale fiorentino e della Scuola dell’Opera di Bologna, insieme a Francesca Taverni protagonista di musical di successo come Rent, Mamma Mia!, Next to Normal e Nine. La Direzione vocale è di Elena Nieri performer diplomata presso l’Accademia e le coreografie di Giorgio Camandona, performer e coreografo che rinnova la collaborazione con la BSMT dopo i successi di Spring Awakening e Jekyll & Hyde. 

La storia di “Dogfight”

Di ritorno dalla guerra del Vietnam, Eddie Birdlace approda a San Francisco, dove quattro anni prima aveva trascorso la vigilia della partenza con i suoi migliori amici. I ricordi affiorano e lo riportano indietro alla sera del dogfight: goliardica e brutale gara fra commilitoni, secondo una tradizionale usanza dei marines, in cui chi porta a ballare la ragazza più brutta rimediata in città, intasca il premio in denaro raccolto fra i partecipanti.

Dogfight il musical
Dogfight: il musical tra amore e guerra.

È stata quella la sera in cui Eddie ha incontrato Rose Fenny che, al di là dell’apparenza di cameriera goffa mai stata ad un appuntamento, si rivela una giovane sognatrice, appassionata di musica e determinata a non lasciarsi definire soltanto una sempliciotta brutta e patetica. 

La dolce fermezza di Rose vince l’ingenua arroganza di Eddie che, piegato e intimamente ferito dagli orrori della guerra, torna ora a cercarla. Il musical Dogfight è un racconto lucido e leggero, una storia d’amore che fa ancora riflettere sulle generazioni di giovani da sempre sacrificate al dio della guerra, e sulla possibile pacifica alternativa rappresentata da chi ha imparato che, al fronte come nella vita, nessuno può ritenersi invincibile.

Le scelte coreografiche di Giorgio Camandona

Le coreografie di Giorgio Camandona sottolineano e raccontano i sentimenti dei protagonisti: l’epoca di un’America pre Vietnam incombe non solo sulla storia, ma anche nella scelta coreografica con movimenti “militareschi” dei ragazzi che si trovano ad affrontare l’ingresso nell’età adulta attraverso l’essere dei militari, e movimenti più morbidi che rappresentano il sogno, in particolare quello delle ragazze.

Giorgio Camandona
Giorgio Camandona- Coreografo

Camandona ha lavorato molto con l’ensemble che rappresenta quasi un coro, sempre in scena, come una città sullo sfondo della vicenda in cui i corpi sono utilizzati come mezzo per creare una suggestione.

Elena Nieri tra tecnica e interpretazione

Dogfight è uno spettacolo dalle sonorità pop rock, con una partitura che, come ogni musical che si rispetti, descrive parte di quello che la storia racconta grazie al bellissimo connubio delle liriche di Justin Paul e le musiche di Benj Pasek, (anche autori di Dear Evan Hansen); la partitura maschile in particolare è forte e il lavoro di Elena Nieri è stato aiutare i ragazzi  a trovare la tecnica e l’intenzione con una corretta interpretazione; alcuni brani maschili hanno anche delle venature malinconiche in cui vengono utilizzati il falsetto e la mezza voce per sottolineare questi sentimenti. I brani femminili sono più delicati.

Elisa Nieri
Elisa Nieri – Direzione Vocale

Dogfight è uno spettacolo dal suono moderno e con un fraseggio in cui al centro c’è la parola che deve arrivare come narrazione e non solo come suono.

Le scelte registiche di Francesca Taverni e Gabriele Duma.

La bellezza, la gioventù, l’amore, la nostalgia pungente e un mostro acquattato in disparte pronto a divorare tutto: la guerra.
Sono colori forti di un bel racconto musicale, che riaffiorano come strati della memoria collettiva.

Per analogia abbiamo pensato ai decollage di Mimmo Rotella, l’artista che negli anni sessanta, strappando e lacerando manifesti è stato fra gli iniziatori dall’arte pop, e che ha compiuto un gesto inesorabilmente destinato a rafforzare la relazione fra l’arte e la strada. Non abbiamo dunque resistito alla tentazione di togliere di scena il nostro Dogfight per portarlo a nostro modo in strada. Siamo scesi giù dal palco, per toccare terra e riconoscere un angolo urbano quale set naturale in relazione a cui, per strappi, graffi, lacerazioni della superficie del quotidiano, lasciare emergere il racconto. La lettura che ne risulta vorremmo fosse quella di una piccola comunità cittadina, che ripercorre la vicenda dei giovani marines mandati in Vietnam con il loro carico di sogni e illusioni.

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La video-intervista a Francesca Taverni

Esplosiva come sempre, carica di energia positiva e di infinita passione per il suo lavoro e per le generazione future Francesca Taverni ci parla della messa in scena di Dogfight dalla nascita all’imminente debutto.

Informazioni e Biglietti per Dogfight

Bologna Open Air Theatre
Via Paolo Nanni Costa 12/6 – BOLOGNA

PREZZO BIGLIETTO – POSTO UNICO
INTERO 18 €
RIDOTTO (under 14) 12 €

I biglietti sono acquistabili su vivaticket https://www.vivaticket.com/it/tour/bsmt-open-air-theatre/2990 

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