“Lamb”, film del 2021, è la prima fatica di Valdimar Jóhannsson come regista, che firma la sceneggiatura insieme al poeta Sjón. Distribuito in Italia dall’indipendente Wanted Cinema, l’opera è stata presentata alla 74° edizione del Festival di Cannes, sezione “Un Certain Regard”.
La sinossi di “Lamb”
In una fattoria sperduta nella natura islandese, i coniugi María ed Ingvar trascorrono le giornate immersi in un mix di apatia e monotonia, prendendosi cura delle loro pecore e dei loro campi. La loro vita subisce un cambio di rotta nel momento in cui, dopo aver aiutato una delle loro pecore a partorire, decidono di accudire la figlia di quest’ultima come se fosse loro. Da qui una discesa sempre più intima all’interno della coppia, accompagnata da una crescente inquietezza che aleggia intorno alla fattoria.
Il cast di “Lamb”
Noomi Rapace interpreta María.
La performance di Rapace è senza dubbio la più potente dell’intero film, donando al personaggio da lei interpretato una caratterizzazione più profonda degli altri, mettendo in luce le fragilità ma anche la forza di Maria.
Hilmir Snær Guðnason interpreta Ingvar.
Ingvar risulta da subito quello più facile col quale empatizzare, data la trasposizione malinconica ma in qualche modo affettuosa del personaggio.
Björn Hlynur Haraldsson interpreta Pétur.
Fratello di Ingvar, Pétur appare nel secondo atto del film portando in un certo qual modo scompiglio nella ritrovata serenità della famiglia. Si impone quindi fin da subito come personaggio dal quale diffidare.
Il trailer di “Lamb”
Consiglio spassionato: meno si conosce del film in questione e meglio è, se si vuole vederlo. Detto ciò, in calce trovate il trailer di “Lamb”. No, non ho sbagliato: il film non è stato tradotto, è presente al cinema solo in lingua islandese, ovviamente sottotitolato.
Dove vedere “Lamb”
La presenza di “Lamb” nelle sale italiane purtroppo non è uniforme, essendo una distribuzione indipendente. Pertanto, qui verrete reindirizzati al sito ufficiale di Wanted Cinema dov’è presente l’elenco delle sale che proietteranno il film.
La nostra recensione
Recensire un film come “Lamb” non ritengo sia compito facile, soprattutto per un profano come me.
Partiamo dal presupposto che, nonostante venga definito come tale da diversi, il film in questione non lo classificherei come film dell’orrore bensì come film drammatico.
Come accennato in precedenza, meno si sa del film e più si potrà apprezzare appieno l’opera. Purtroppo ero già a conoscenza del particolare più importante della pellicola. Nonostante ciò sono riuscito ad apprezzarla, dato che è stata in grado di tenermi incollato per tutta la durata tenendomi sulle spine, facendomi domandare ogni 5 minuti cosa sarebbe successo e tradendo, in positivo, le aspettative che mi creavo mentre il tempo passava.
Non lo ritengo un film abbordabile a tutti. Molti sono i temi trattati: si attraversa il dramma familiare, la fede, l’amore. Tutto ciò lascia spazio alla tematica più predominante: l’accettazione di tutto ciò che ad un primo sguardo tradisce il nostro concetto di normalità.
Il primo aspetto che salta all’occhio è la presenza di pochi dialoghi, soprattutto nel primo atto del film in cui gli unici due presenti sono Maria e Ingvar. L’entrata in scena di Pétur porterà a maggiori interazioni ma nulla verrà lasciato al caso. Non ci troveremo di fronte a dialoghi inutili, ma tutto è giocato per permettere allo spettatore di accumulare più elementi per poter contestualizzare al meglio la situazione vissuta dai protagonisti.
Inoltre, importante presenza nel film la fa l’ottima colonna sonora, che funge come ulteriore voce all’interno della trama ed accompagna la visione fino alla fine.
Protagonista ulteriore della pellicola è indubbiamente l’Islanda, luogo perfetto per regalare quel senso di alienazione dal mondo in cui i due coniugi si ritrovano a vivere ed in cui tutta la storia si svolge.
Fin da subito si intuisce la mancanza di armonia nella famiglia. La scelta di sottrarre la figlia della capra e tenerla per sé apre indubbiamente ulteriori interrogativi. Il film riesce ottimamente a rispondere alla maggior parte delle domande e dei dubbi presenti, tranne quelli che necessariamente devono restare irrisolti. Una buona sceneggiatura deve essere in grado di saper calibrare cosa svelare e cosa no: a parer mio “Lamb” riesce ottimamente in ciò.
Man mano che la storia si svolge riusciamo a rispondere a diverse questioni che il film apre. Solo una, a conclusione, rimane irrisolta ma ciò è positivo: ci sono aspetti che un film fa bene a non chiarire e in questa casistica rientra “Lamb”.
In conclusione, “Lamb” è un film che consiglio caldamente di vedere, essendo in grado di lasciare in chi è disposto ad accoglierlo qualcosa al quale pensare.
Fatevi un favore e fatelo al cinema: andate a vederlo se potete. Perché qualcosa questo film ti lascia, nel bene e nel male, ed è forse questo il miglior modo di fare cinema.
Il film riesce ad essere di forte impatto grazie ad un’ottima commistione di ambientazioni, musiche e pochi ma mirati dialoghi fra i pochissimi personaggi presenti nel film.
Non ci sono momenti di noia. Ottimo equilibrio tra irrisolto e risolto portano avanti la trama, permettendo allo spettatore di entrare appieno nella storia.
Diversi i temi trattati, regalando in questo modo un film che permette di uscire dalla sala con qualcosa a cui pensare.
Essendo un film indipendente, non è di facile reperibilità nelle sale ed è un vero peccato perché è un film che merita molto.