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Lisistrata – La nostra recensione.
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Lisistrata – La nostra recensione.

Lisistrata

“Lisistrata” riscrittura da Aristofane– al Teatro Studio Melato.
Marco Martinelli torna al Piccolo con Lisistrata, nuovo capitolo
del progetto Sogno di volare, nato nel 2022 a Pompei.

Marco Martinelli da più di trent’anni ha dato vita a quella che ormai universalmente viene chiamata “Non-scuola” e viene invitato da Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei, a pensare un progetto per gli adolescenti dell’area vesuviana da realizzare nel Teatro Grande.

E’ così che nasce questo progetto Sogno di volare che coinvolge ottanta ragazzi, adolescenti, nella riscrittura di una Lisistrata odierna, incarnata nelle problematicità di oggi.
Martinelli e i suoi collaboratori giunti in questi giorni a Milano, hanno mescolato gli adolescenti della provincia vesuviana con gli adolescenti milanesi provenienti da diversi quartieri di Milano e dall’associazione Olinda, nata nei luoghi dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini, che offre sostegno e possibilità d’inclusione a persone fragili.

Prende vita così questa Lisistrata lombardo-campana!

La trama di Lisistrata

Lo spettacolo prende il via da un banale diverbio tra due ragazzi che rapidamente diviene lite, rissa, che coinvolge tutti i ragazzi, fino a che tutti cadono a terra, morti.
Qui entra tutto il coro femminile a cui non rimane altro che seppellire i loro uomini morti.

Ed ecco che entra in scena Lisistrata che, stanca e disperata da questa guerra che prosegue ormai da anni, ha avuto un idea su come farla finire.
Per questa ragione ha chiamato tutte le donne sia ateniesi che spartane a radunarsi di notte per prendere una decisione.

La decisione è: che si negheranno ai loro mariti, si rifiuteranno di fare all’amore con loro fino a che questi non deporranno le armi e faranno la pace. Una pace vera e duratura.
Non sarà facile giungere ad una decisione unanime per le compagne di Lisistrata, ma infine vi giungono e si ritirano ed occupano l’Acropoli.

I maschi cercheranno di imporsi con la forza delle parole, delle urla, con la forza fisica, minacciando violenze.
Ma le donne non cedono.
Ed infine i maschi sentono la mancanza, l’assenza delle loro donne. Comprendono infine che la guerra è solo fonte di morte, dolore e distruzione.

Finalmente depongono le armi ed infine un grande coro, un grande ballo di gioia.

Il cast di “Lisistrata

Studenti e studentesse del Liceo “Ernesto Pascal” di Pompei, dell’Istituto “Eugenio Pantaleo” di Torre del Greco, dell’Istituto “Renato Elia” di Castellammare di Stabia e del Liceo “Giorgio de Chirico” di Torre Annunziata e con il coro delle ragazze e dei ragazzi della non-scuola di Milano.

Sono tutti spettacolari questi ragazzi, non interpretano personaggi, loro “sono”.
Lisistrata è tutte le donne, da ragazzine quasi bambine a donne adulte e consapevoli.
Il serto che la individua passa da un capo all’altro e così, vediamo i suoi mille volti e potrebbe essere anche uno dei nostri.

Tra i componenti del coro maschile, i tanti volti dell’aggressività, della violenza. le figure dei potenti, questi commissari, personaggi che si riempiono la bocca di parole vuote.
In particolare uno, superlativo, Nunzio Statistico (nomen omen) uomo saccente che pretende di spiegare tutto con i numeri, le tabelle e i logaritmi.

Musicisti: Ambrogio Sparagna, Antonio Matrone, Vincenzo Core e Alessia Salvucci
consolista Theo Longuemare

Marco Martinelli
Marco Martinelli Regista , ma non solo

Marco Martinelli: drammaturgo e regista, ha fondato nel 1983 insieme a Ermanna Montanari il Teatro delle Albe. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui il Premio Ubu (1996, 1997, 2007, 2013).  Inventore negli anni novanta a Ravenna della non scuola, che da allora è divenuta un fenomeno “contagioso” esportato in tutta Italia e nel mondo.

In effetti Martinelli è il regista ma è anche l’artefice, lo spirito, di questa rivisitazione di Lisistrata. Non si può non citarlo, perchè anche se fisicamente non è in scena , in realtà è incarnato in ogni singolo giovane attore. E’ la fiamma di origine di tutto quello a cui assistiamo.


La nostra recensione


E’ difficile trovare parole adeguate per esprimere il mondo di emozioni che riesce a suscitare questo spettacolo!
Ancora una volta si dimostra come gli antichi testi, poiché rappresentano i bisogni e i desideri dell’umanità, siano sempre reali e odierni.
Ancor di più quando vengono “digeriti” e rielaborati come hanno fatto questi ragazzi della “Non-scuola” di Marco Martinelli.

La guerra, tra i popoli, ma anche di “genere”, il potere, il denaro. Tutti temi che i ragazzi hanno saputo vedere e indossare nella” foggia” dei giorni nostri.
La loro rabbia è vera, la loro ribellione è vera, il loro bisogno di rispetto è vero. Ti interrogano, ti coinvolgono.

Intensa e quasi mistica anche la scelta delle musiche e dei canti: un miscuglio di dialetti e greco. Infatti Ambrogio Sparagna dichiara di aver scelto canti in grecanico, l’antica lingua ellenofona ancora viva tra le comunità del Salento e della Calabria ionica.

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Infine, complice anche la scelta di metterlo in scena, anzi “metterlo in vita” come dice Martinelli, nel teatro Studio Melato, congeniato come un anfiteatro ( certo non delle dimensioni del Teatro Grande di Pompei), nel finale siamo tutti chiamati a partecipare, ad alzarci, scandire il tempo, ballare abbracciare: il tuo vicino, i giovani ragazzi/attori, anche Marco Martinelli che si mescola con i suoi “ragazzi”!

E vorresti che tutti potessero assistere a questa “messa in vita”, perché forse finalmente riusciremmo, saremo stimmolati a cambiare qualche cosa!

Il Cast Artistico e Tecnico

In scena: studenti e studentesse del Liceo “Ernesto Pascal” di Pompei, dell’Istituto “Eugenio Pantaleo” di Torre del Greco, dell’Istituto “Renato Elia” di Castellammare di Stabia e del Liceo “Giorgio de Chirico” di Torre Annunziata e con il coro delle ragazze e dei ragazzi della non-scuola di Milano

Musicisti: Ambrogio Sparagna, Antonio Matrone, Vincenzo Core e Alessia Salvucci
consolista Theo Longuemare

Lisistrata
riscrittura da Aristofane
drammaturgia e regia Marco Martinelli
aiuto regia Valeria Pollice, Gianni Vastarella
musiche Ambrogio Sparagna
spazio e luci Vincent Longuemare
costumi Roberta Mattera
assistente alla regia Vincenzo Salzano
guide teatrali Nunzio Abruzzese, Ines Mennella, Mirjam D’Ambrosio e Stefania Piedepalumbo

Produzione Parco Archeologico di Pompei
in collaborazione con Ravenna Festival, Albe/Ravenna Teatro, Teatro di NapoliTeatro Nazionale, Collettivo LaCorsa, Olinda / TeatroLaCucina
con il patrocinio morale del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale, Università degli Studi di Salerno

Sogno di volare, progetto a cura del direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriege

Teatro Studio Melato

Lisistrata
dal 15/11/2025 al 16/11/2025

Biglietteria Teatro Studio Melato
Via Rivoli 6 | M2 Lanza
Aperta solo nei giorni di spettacolo, a partire da un’ora prima dell’inizio della recita in programma. 

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