I Tazenda
Nel 1988 Gigi Camedda, Gino Marielli e Andrea Parodi (nel gruppo fino al 1997) fondano i TAZENDA, uno dei primi gruppi di rock etnico in Italia. Il loro primo lavoro, dal titolo omonimo, mostra subito un sound che non passa inosservato agli ascoltatori e alla critica: l’uso delle launeddas, i tenores campionati, le fisarmoniche diatoniche, le chitarre elettriche che rimandano alle cornamuse e le loro voci li rendono immediatamente riconoscibili, al punto tale di parlare in seguito di un “sound Tazenda”.
Nel 1991 partecipano al Festival di Sanremo insieme a Pierangelo Bertoli col brano “Spunta la luna dal monte”, contenuto nel loro secondo album dal titolo “Murales”, che, avendo superato le 100.000 copie vendute, si aggiudica il disco d’oro.
Nel 1992 prendono parte per il secondo anno consecutivo al Festival di Sanremo con “Pitzinnos in sa gherra” (“Bambini nella guerra”), questa volta da soli e con un brano interamente in sardo, a parte la filastrocca finale scritta da Fabrizio De Andrè, il quale collabora con i Tazenda perfino nel pezzo “Etta abba chelu”, inserito anche questo nell’album di quell’anno dal titolo “Limba”. Anno importantissimo per la band perché, oltre ad aver ricevuto nuovamente il disco d’oro per le copie vendute, viene premiata da Tv Sorrisi e Canzoni con il “Telegatto” come migliore gruppo dell’anno.
Nel 1994 tra i vari interventi musicali dei Tazenda ricordiamo l’apertura del concerto di Sting allo Stadio di Sassari, fatto in onore della campagna antincendio dal titolo “Abberimus custas fiammas e addorojamus…” (“Squarciamo queste fiamme e urliamo…”), frase tratta dal loro pezzo “Chelu Nieddu”, contenuto nel primo album.
Nel 1997 il cantante Andrea Parodi lascia il gruppo per intraprendere la carriera da solista e gli altri due membri Gino Marielli e Gigi Camedda continuano a tenere alto il nome della band proseguendo da soli col disco uscito nel 1998 dal titolo “Sardinia”, dove siamo immersi nuovamente in quel sound originale dei primi album e dove i brani sono tutti interamente in sardo.
Siamo arrivati nel 2006, anno in cui il cantante storico della band Andrea Parodi canta nuovamente con loro nel tour “TazendaReunion”, dal quale nascerà anche un lavoro discografico.
Andrea Parodi nel mese di ottobre dello stesso anno viene a mancare ed entra nel 2007 come cantante Beppe Dettori, persona dotata di grande carisma e carica emotiva, già conosciuto nell’ambiente musicale sardo e “continentale”. Insieme a lui ritorna il grande successo, anche grazie al duetto con Eros Ramazzotti nel notissimo pezzo “Domo mia“, tormentone dell’estate 2007. Il brano, rimasto per mesi in vetta a tutte le classifiche nazionali, ha fatto raggiungere all’album “Vida” le 108.000 copie vendute e ai Tazenda è stato consegnato il Disco d’oro.
Nel 2008 pubblicano “Madre Terra“, al quale partecipa l’artista Francesco Renga nella canzone dall’omonimo titolo, per un duetto strepitoso che li vede tutti protagonisti di un videoclip girato in Trentino.
Nel 2009 esce il cd “Il nostro canto – Live in Sardinia”, dove a duettare con loro questa volta è Gianluca Grignani nel brano “Piove luce”, anche questo accompagnato dalla pubblicazione di un videoclip girato in Sardegna. Nello stesso anno vengono invitati a Sanremo per apportare il loro contributo stilistico alla versione “La forza mia” del loro conterraneo Marco Carta.
Nel 2012 ripartono ancora una volta con un progetto ambizioso, che in più li vede in veste di discografici e produttori. Nasce l’etichetta Vida e si auto-battezza con il nuovo “Ottantotto”.
Il 2013 inizia con un vento di forti novità. Beppe Dettori decide di intraprendere una strada da solista. Il suo posto, dopo ardue selezioni, viene preso da Nicola Nite. Viene da Alghero e ha alle sue spalle, nonostante la sua età, una lunga gavetta e un ottimo curriculum.
I tre musicisti sardi compiono subito assieme il loro primo giro di boa con il “Time Tour 2013” e approdano a quello che vorrebbe essere il lavoro della loro maturità, nel quale fanno convivere la loro sardità artistica con la poesia di Giulio Rapetti in arte Mogol, e il sentimentalismo new melodico di Kekko Silvestre dei Modà. Si tratta di “Il respiro del silenzio”.
Nel 2014 il tormentone di “Cuore e vento” e nel 2015 spopola il loro “Arkeos Tour”, spettacolo dedicato alle meraviglie archeologiche sarde che supera le 30 repliche.
Nel 2017, per la prima volta nella loro carriera si cimentano nella produzione di un Tour acustico/teatrale intitolato Tazenda “S’istoria” per consacrare i loro quasi trenta anni di storia sanciti dalla pubblicazione dell’omonima raccolta da parte della Sony.