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Orme – Festival dei Sentieri: oltre 5.000 partecipanti e un’edizione dedicata anche all’inclusione e al futuro delle “terre alte”
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Orme – Festival dei Sentieri: oltre 5.000 partecipanti e un’edizione dedicata anche all’inclusione e al futuro delle “terre alte”

L’ottava edizione di Orme – Festival dei Sentieri si è conclusa con soddisfazione, confermando la sua posizione come punto di riferimento nazionale per il cammino, la cultura e la natura. Dieci giorni di attività, dal 5 al 14 settembre, hanno visto una numerosa platea, più di 5.000 persone percorrere i sentieri, vivere il Parco del Respiro, assaporare la musica e gli eventi teatrali, vivendo la montagna come luogo di ascolto e connessione profonda. Il Festival ha sviluppato il tema “Il sentiero come metafora della vita” attraverso 45 esperienze di cammino e 4 eventi speciali, trasformando ogni passo in un’occasione di riflessione e condivisione.

Un programma d’impatto e una risonanza mediatica straordinaria Escursioni, laboratori e momenti di intensa partecipazione hanno unito natura e cultura in un’offerta di alto livello. A impreziosire l’edizione sono stati la performance di Irene Grandi, lo spettacolo di Lunanzio e l’intervento comico di Debora Villa, che hanno rappresentato momenti simbolici di un percorso capace di intrecciare emozioni, musica e parole al ritmo della natura. Il successo non si è misurato solo nei chilometri percorsi, ma anche nella forza della comunità nata attorno al Festival e nella sua risonanza digitale.

La comunicazione social ha raggiunto oltre 277.000 persone, segno di un pubblico estremamente coinvolto e desideroso di partecipare attivamente al progetto. Inclusione e il ritorno da TrentinoWay Orme ha dato voce a importanti temi sociali ospitando il rientro di Rosario Fichera da “TrentinoWay – Il giro del Trentino inclusivo”. Promosso da Dolomiti Open e Sportfund Onlus, il viaggio ha riportato l’attenzione sul valore dell’inclusione, coinvolgendo il Terzo Settore e mostrando come le diverse abilità siano una ricchezza per la società. Masterclass: le nuove sfide con “Montagna Viva” Il Festival ha accolto anche una masterclass sulle nuove prospettive dell’abitare le “terre alte”, organizzata con TSM-STEP Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio. L’incontro ha affrontato la vivibilità dei territori montani, analizzando i fattori che possono renderne attrattiva la scelta di vita. Venti testimoni qualificati, guidati dalla lectio del sociologo Andrea Membretti, hanno approfondito i fenomeni di riscoperta dello spazio alpino.

La masterclass ha evidenziato la necessità di un approccio innovativo, capace di far dialogare le antiche ragioni dei montanari con le passioni dei nuovi abitanti. A suggellare simbolicamente l’esperienza collettiva del cammino, la tradizionale Desmontegada del 14 settembre ha offerto l’immagine della sfilata delle mucche di ritorno dall’alpeggio, rafforzando il legame profondo tra uomo, natura e comunità. Orme si conferma così un catalizzatore culturale capace di generare valore e contribuire attivamente allo sviluppo del senso di cittadinanza e appartenenza per l’intero territorio.

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Orme non finisce qui: dal 4 ottobre al 2 novembre ORME FOLIAGE propone 6 appuntamenti, una rassegna di eventi per un autunno tra approfondimenti, escursioni e colori.

Info: www.festivalorme.it

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