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PREFERIREI DI NO – Uno scontro tra madre e figlia – La nostra recensione
Scuro Chiaro

PREFERIREI DI NO – Uno scontro tra madre e figlia – La nostra recensione

Preferirei di no

Preferirei di no” di Antonia Brancati – al Teatro Gerolamo.
Antonia Brancati, figlia d’arte (i genitori erano Vitaliano Brancati e Anna Proclemer) ha dichiarato che questa commedia è nata negli anni di tangentopoli, quando crollarono gli idealismi e i miti, e prevalse la rassegnazione e il pragmatismo.


Il desiderio di Antonia Brancati nello scrivere questo testo era di scrivere di una donna che fosse migliore degli uomini.
Non disposta a tollerare i compromessi, le bugie e le falsità.

La trama di “Preferirei di no”

In una casa isolata di campagna, una madre e una figlia si rivedono dopo molti anni, all’inizio stentano persino a riconoscersi.

La madre è stravagante, inselvatichita da una esistenza solitaria lontana dalla città, segnata forse da un ricovero in un istituto psichiatrico per un misterioso fatto avvenuto (che scopriremo in seguito).

La figlia, manager cinica e pragmatica, rimasta accanto al padre e partecipe in modo attivo alle attività politiche del padre

Tra le due donne molti conflitti irrisolti, centrati proprio sulla figura del rispettivo padre e marito.
Scopo della visita di Diana, la figlia, è ottenere dalla madre un’intervista con foto per documentare una vita familiare idilliaca e favorire l’elezione politica del padre.

Preferirei di no
Un tentativo di riavvicinamento tra madre e figlia

Ma Teresa non è la scorbutica donna di campagna con scarsa cultura e con una psiche fragile come potrebbe sembrare.
È colta, indipendente, schietta fino alla durezza, ma dotata di senso dell’umorismo.

Si passerà da un iniziale categorico rifiuto, ad una parziale concessione per giungere nuovamente al rifiuto minaccioso.
In questi passaggi intanto le due donne si scontrano, ravvivano qualche ricordo, sembra esserci un iniziale processo di avvicinamento ma progressivamente emergerà la verità sui trascorsi accaduti e si constaterà una ineluttabile lontananza.

Il cast di “Preferirei di no “

Ivana Monti
Ivana Monti è una madre che si è ritirata da tutto e da tutti

Ivana Monti (Teresa, la madre): grande attrice su cui è difficile aggiungere qualche cosa.
Proviene dalla scuola del Piccolo e di Strehler, ha recitato si può dire in tutti i generi.
Indubbiamente il ruolo di Teresa, madre, figlia di un uomo pubblico integerrimo, moglie di un politico più disposto ai compromessi, le si cuce addosso in modo perfetto.
Il suo animo libero, amante della libertà e della propria dignità, intollerante ai compromessi e falsità, la porteranno a rinnegare e allontanare anche gli amori della sua vita (marito e figlia) per non venir meno alla propria dignità.

Tiene sempre vivo Ivana Monti in tutto il suo percorso con la figlia, un filo di doloroso rimpianto per gli affetti che ha lasciato e perduto.
Ma il suo bisogno di libertà e dignità prevalgono sempre.

Maria Cristina Gionta
Maria Cristina Gionta è la figlia Diana

Maria Cristina Gionta (Diana la figlia): una figlia di quegli anni della “Milano da bere“, che ha sposato la linea paterna al 100% , così come ha sposato l’etica dell’usare le persone per le proprie mire.
Così anche questo riavvicinamento con la madre non è dettato dall’affetto, ma dal calcolo e dal bisogno.

Non è un personaggio facile da “indossare” e molto brava Maria Cristina Gionta a dare al suo personaggio questa lieve sfumatura di perfido calcolo, sempre presente anche nei momenti in cui sembra raddolcirsi e cercare una via d’incontro con la madre.

Regia Silvio Giordani
Musiche eseguite dal vivo dal sax di Vittorio Cuculo
Scena Mario Amodio
Disegno luci Marco Macrini
Costumi Lucia Mariani

Teatro Gerolamo – Milano

Preferirei di no

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1-3 marzo 2024

Sito web: https://www.teatrogerolamo.it/

INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI uffici: 02.36590120 / 122
biglietteria 02 45388221 
biglietteria@teatrogerolamo.it.- info@teatrogerolamo.itwww.teatrogerolamo.it


Trailer di “Preferirei di no”

La nostra recensione


Lo spettacolo, che nasce sull’onda di eventi di una determinata epoca, risulta comunque assolutamente attuale.
Libertà e dignità della persona ancora oggi sono diritti da conquistare, difendere e sostenere.

Preferirei di no
Un rapporto madre-figlia doloroso e inconciliabile

Oltre a questi valori pubblici e personali è raccontato anche tutta la difficoltà dei rapporti tra genitori e figli.
In questo caso tra madre e figlia; fino a dove si deve, si può rinunciare a se stessi per proteggere e preservare il rapporto con un marito? e a maggior ragione con una figlia?

La difficoltà di conciliare i propri principi imprescindibili e gli affetti.
I figli, spesso costretti a prendere in modo totalitario le parti di uno o dell’altro.

Questioni dure, che pongono dilemmi le cui risposte sono sempre dolorose.

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