“Parchi sommersi – Capitolo due: Parco Nord Milano.”
Come promesso nel precedente racconto Parchi Sommersi – Capitolo uno: Parco Lambro ritorna la coppia Francesca Gemma e Francesco Meola della Compagnia Oyes con un racconto-percorso di un altro parco della periferia milanese: il Parco Nord.
Il compito che la Compagnia Oyes si è data, con questa iniziativa di Parchi Sommersi, è quella di cercare le memorie, le radici dei luoghi abitati. Ricerca fatta con i cittadini stessi di questi luoghi. Ricerca per prendere consapevolezza del presente e poter immaginare un futuro.
La trama di “Parchi sommersi – Capitolo due: Parco Nord Milano“
La storia che ci raccontano (in cuffia) Francesca/Anna e Francesco/Federico intanto che camminano avanti a noi, è quella di una giovane coppia, lui infermiere al Niguarda, lei pubblicitaria in cerca della casa dei loro sogni.
Partiamo quindi dal piccolo parco giochi di Giolli/Testi per le strade di questo quartiere, il quartiere Bicocca, passando davanti alle Case Rosse di via Suzzani, proseguendo per le strade di questo quartiere per arrivare ad una piazza, la piazza San Giuseppe che in realtà è diventata un parcheggio e poi la chiesa di Gesù Divino Lavoratore.
Questa passeggiata per il quartiere avviene perché Anna e Federico si stanno recando a visitare una possibile casa da acquistare.
Intanto le loro voci ci raccontano la storia di queste case, di questo quartiere nato per dare alloggio agli operai delle molte industrie che qui intorno crescevano, in particolare quelle della Pirelli e della Breda acciaierie.
Ci sono le loro voci e le voci degli abitanti del quartiere che ci raccontano le loro storie.
Quando giungono alla casa da visitare, che vende la nuda proprietà, conoscono Ester, la proprietaria ormai anziana che abita lì fin dai primi anni in cui sorse il quartiere.
Si crea uno strano rapporto con Ester che ha osservato dall’alto la crescita e l’evoluzione del quartiere e del parco in cui da li a poco ci addentreremo.
Ester racconta, ricorda quasi cerca di affidare una memoria, un testamento ai due giovani che diverranno gli abitanti della casa.
Intanto si prosegue a conoscere il territorio il parco che è un parco costruito in ogni filo d’erba, nato si può dire sui detriti, i resti delle industrie esistenti, come la “collina dei ciliegi”, nata su parte dei detriti di scavo delle demolizioni della vecchia fabbrica Pirelli.
Entreremo poi negli “orti”, passeremo accanto al Velodromo, al corso d’acqua per arrivare in fine al “Carroponte”.
Intanto la storia di Anna e Federico prosegue: la voglia di Federico di mettere radici, la sua curiosità di conoscere la gente, i luoghi, i perché; i dubbi di Anna, le paure e il riscoprire la voglia di stare insieme, di conoscere questo luogo che inizialmente rifiuta.
Le luci pian piano calano, si fa sera e ci ritroviamo raccolti in un piccolo teatro a vedere alcune immagini e sentire alcune voci ancora.
Anna e Federico si fermeranno qui? Prenderanno casa?
Il cast di “Parchi sommersi – Capitolo due: Parco Nord Milano.”
Francesca Gemma: nei panni di Anna, questa volta è una giovane pubblicitaria.
Con il marito cercano una casa che sia tutta loro, la casa dei sogni.
Anna però ha ancora dubbi o perplessità sulla sua vita, da risolvere.
E’ proprio questa la vita che che voleva? Vuole davvero “mettere radici” in questo luogo? Con questo uomo, Federico? E’ pronta per formare una famiglia, stabilendosi in un luogo e avendo dei figli?
Dissolverà piano piano questi dubbi ascoltando i luoghi e soprattutto le parole di Ester una sorta di memoria storica del luogo.
Francesco Meola: ecco qui Federico, un giovane che, forse per il lavoro che fa (è un infermiere) è curioso ed interessato alle persone, alle loro storie, all’ambiente in cui vivono.
Per questo durante il nostro percorso lui si ferma spesso per parlare con la gente della strada. Per questo è lui il primo che stringe una conoscenza che diverrà amicizia, quasi una figliazione, con Ester la padrona della casa che acquisteranno.
di e con Francesca Gemma | Francesco Meola
Sound design Gianluca Agostini
Organizzazione Emma Mainetti | Federica Paladini | Irene Romagnoli
Grafica Umberto Terruso | Serena Lietti
Foto Luca Meola
Video e foto Umberto Terruso
Produzione OYES
con il contributo di MILANOÈVIVA e Fondazione Comunità Milano
con il patrocinio di Municipio 9 – Comune di Milano
Un ringraziamento speciale a: Ente Parco Nord Milano, Tomaso Colombo, Riccardo Gini, Sandra Macchi Di Donna e Eleonora, Cooperativa “Dar=Casa”, EUMM – Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord, Ersaf, Sun Strac, Antonella Andretta e Nicoletta Toffano, Angela Di Maio, Paolo Minotti, Bianca Zirulia, Paolo Cattaneo di “Cooperativa sociale Diapason”, Andrea di “Orticà”, Massimo Mennuni, Lucia Tozzi, Francesca Federici, Associazione culturale “La casa di Alex”, Associazione “AbFare”, i soci della bocciofila “Nuova G.D.L.”, Associazione “DateciPista”, Rosa Lazzaro e Dina, Cascina Biblioteca Cooperativa, Cohousing Base Gaia, APS Non Riservato, Rosy di via Demonte, Koiné Coop. Sociale, Sergio Bernasconi, Gelsomina, Nicola e Giorgia, Federico Riccardo e i “derivanti” del Parco Nord, gli ortisti e gli abitanti delle case popolari di viale Suzzani.
Parco Nord Milano
Ritrovo partenza parco pubblico Giolli/Testi – Via Thomas Mann MM PONALE (è richiesto di arrivare almeno 15 minuti prima della performance)
Parchi sommersi – Capitolo due: Parco Nord Milano.”
dal 18/09/2023 al 24/09/2023
21/10/2023 – 22/10/2023
Sito web: COMPAGNIA OYES
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietti acquistabili online su Vivaticket fino a due ore prima dell’inizio di ogni spettacolo: PARCHI SOMMERSI. CAPITOLO DUE: PARCO NORD MILANO (vivaticket.com)
Info: www.oyes.it – organizzazione@oyes.it – whatsapp 333 3770129 • H 9.00 – 13.00
La nostra recensione
Per la seconda volta condotti per mano, o forse più dalle voci a conoscere una parte della città che prima era campagna, erano industrie.
Condotti a conoscere non solo i luoghi, i terreni, ma la storia, le storie delle persone che hanno costruito questi luoghi, con i mattoni, ma anche con le loro vite.
Una storia ed un cammino che questa volta si svolge anche per le strade, non solo tra gli alberi e i prati, di questo quartiere, che è la Bicocca.
Perché la Bicocca, come ci svela Federico nel racconto, non è solo l’università, ma è un quartiere. Un quartiere che ha conosciuto una crescita veloce e rigogliosa negli anni dopo la guerra. La presenza di tante famiglie, migliaia di bambini negli anni del Boom tra gli anni ’60 e ’70. Ha conosciuto, come molte periferie (anche nel precedente racconto del Parco Lambro ci veniva ricordato), la tragedia delle molteplici morti legate alla droga. Ha conosciuto poi un lento declino, con la chiusura delle fabbriche e il conseguente svuotamento soprattutto dei negozi, dei piccoli artigiani e commercianti per l’avvento dei grandi supermercati.
Ed è proprio in quel momento che nasce la realtà di questo parco, un parco “creato” privo di recinzioni perché che mette in comunicazione diversi paesi come Sesto e Greco.
Sui resti di una civiltà industriale cresce un parco, un polmone verde che ridà spazio alla natura.
Un percorso pieno di fascino, di mistero e di poesia anche! Quasi un percorso archeologico, andando a scoprire gli strati sottostanti alla realtà visibile oggi.
Venite anche voi a fare questo percorso per conoscere la vita sommersa e nascosta di un parco e dei suoi abitanti.
Ha riscosso sicuramente un alto gradimento la modalità ed il tema di questi percorsi teatrali nei parchi milanesi, infatti sono state previste due ulteriori date in ottobre, il 21 e 22.
Se non foste riusciti a partecipare fino ad ora vi consigliamo fortemente di provare questa esperienza unica.
E, ultima notizia, stay tuned perché i lavori per il capitolo tre sono già iniziati! Di quale parco si tratterà?