“La concessione del telefono” – da un romanzo di Andrea Camilleri, testo teatrale di Andrea Camilleri – Giuseppe Dipasquale, Teatro Strehler.
La concessione del telefono è uno dei molteplici romanzi nati dalla penna inesauribile di Andrea Camilleri.
L’incipipt del romanzo nasce da un decreto ministeriale risalente al 1892, latore di un assurda rete di adempimenti burocratici, in cui , nell’estate del 1995, Camilleri si imbatte.
Questo romanzo da cui era già stato tratto un film è ora anche uno spettacolo teatrale.
La trama di “La concessione del telefono“
Filippo, detto “Pippo”, Genuardi, richiede per iscritto al Prefetto di Vigata la concessione di una linea telefonica privata.
Suo unico scopo quello di organizzare gli incontri clandestini con l’amata Lillina (seconda moglie del suocero “Don Nené”), ma per qualche misteriosa ragione, viene scambiato per un rivoltoso socialista e perseguitato dallo stato, dalla mafia e dalla chiesa. Ne conseguono una serie d’incontri, di maneggi, un susseguirsi di equivoci ed un’infinita catena di malintesi e imbrogli.
Filippo Genuardi otterrà infine la sua linea telefonica, causando con ciò una serie di trasferimenti dal questore al commendatore.
Il suocero, avvisato da “amici” del reale scopo di questa linea telefonica, reagirà da buon “uomo d’onore” siciliano e laverà l’onta dello sgarro subito.
Il cast di “La concessione del telefono“
Alessio Vassallo (Filippo Genuardi – Pippo): già interprete nella versione cinematografica di quest’opera, ci presenta un giovane Pippo, un po’ ingenuo e sciocco, quale forse non è nel romanzo.
Complice anche l’abbigliamento, sempre vestito tutto di rosso, accentua il carattere del giovane quasi nullafacente, abituato ad avere tutte le comodità e a soddisfare tutti gli eventuali capricci. Ovviamente un bel giovane così dotato di prestanza fisica e disponibilità monetarie non può non essere anche un “femminaro” (come direbbe Montalbano!)
Carlotta Proietti (Gaetanina Schillirò “Taninè”), Ginevra Pisani (Calogera Lo Re “Lillina”): queste sono le uniche due donne della commedia.
Taninè moglie di Pippo e figliastra di Lillina suocera nonché amante di Pippo.
Carlotta Proietti nei panni della moglie Taninè in alcuni momenti, in alcuni dialoghi ricorda molto per le pause e le modulazioni di voce, la grande Anna Marchesini
e con Franz Cantalupo (Calogero Longhitano “Don Lollò”)
Paolo La Bruna (Emanuele Schillirò “Don Nenè”), Cocò Gulotta (Arrigo Monterchi), Cesare Biondolillo (Corrado Parrinello), Alfonso Postiglione (Vittorio Marascianno), Alessandro Romano (Giacomo La Ferlita, Agostino Pulitanò, Ignazio Caltabiano ), Valerio Santi (Gesualdo Lanza “Turò”, Rinaldo Rusotto, Don Cosimo Pirrotta, Dottor Zingarella, Filippo Mancuso, Giacomo Giliberto, Mariano Giacalone)
Alessandro Pennacchio (Paolantonio Licalzi, Gegè)
la voce registrata di Sasà La Ferlita è di Sebastiano Tringal
Regia Giuseppe Dipasquale
Scene Antonio Fiorentino
Costumi Dora Argento
Musiche Germano Mazzocchetti
Direttore di scena Sergio Beghi
Coordinatore dei servizi tecnici Giuseppe Baiamonte
Fonico Mauro Fontana
Elettricista Gabriele Circo
Macchinisti Francesco La Manna, Giuseppe Macaluso
Sarta Mariella Gerbino
Produzione Teatro Biondo Palermo
Trailer
La nostra recensione
I racconti di Andrea Camilleri si rivelano sempre intriganti, comiche per certi versi e tragiche per altri.
Anche questa presenta queste caratteristiche.
Realizzata quasi come fosse una commedia di pupi siciliani, sia per i colori accesi soprattutto di alcuni personaggi, sia per le movenze in alcuni momenti quasi da burattini.
Si aggiunge anche la scelta di rappresentare con una proiezione da ombre cinesi i momenti “intimi” tra Pippo e Taninè.
Nel contempo vi è una sottolineatura e messa in ridicolo degli orpelli burocratici, così ridondanti e nebulosi da quasi costringere a rivolgersi ad un altro “potere” locale, la mafia.
L’eccesso di burocrazia che produce eccesso di carta è rappresentato anche da una scenografia caratterizzata da elementi, blocchi più o meno informi, rivestiti di carta, che gli attori stessi portano e spostano in scena modificando di volta in volta l’ambiente.
La stupidità e la meschinità umana sono messe in scena e ridicolizzate.
Peccato che tutto ciò porti comunque a morte, trasferimenti, fallimenti e tutto rimane come prima!
Info e biglietti
Teatro Strehler
“La concessione del telefono”
dal 30/01/2024 al 4/02/2024
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria Teatro Strehler
Largo Greppi 1 – M2 Lanza
da lunedì a sabato: dalle 12.30 alle 18 | domenica e festivi: chiuso
Da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, la biglietteria è attiva esclusivamente per la recita in programma.
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org