“Il Sen(n)o” – di Monica Dolan titolo originale The B*easts – traduzione Monica Capuani – al Teatro Menotti.
Il Sen(n)o, opera prima di Monica Dolan, attrice inglese, dopo il grande successo ottenuto in Inghilterra, viene per la prima volta rappresentato in Italia.
La trama di “Il Sen(n)o”
La protagonista è una psicoterapeuta molto preoccupata e nervosa. Inizia a raccontare in modo un po’ spezzato un po’ parlando tra se e se e un po’ rivolgendosi ad un pubblico forse immaginario.
Poi comprendendo di essere partita dalla fine del discorso ricostruisce, per se e per noi, la vicenda.
E’ una psicoterapeuta chiamata dal tribunale per una consulenza, una valutazione psichica di Karen.
Karen è una donna processata per aver sottoposto la figlia Lila di sette anni, ad un intervento chirurgico di plastica, meglio di costruzione, del seno.
L’operazione è stata eseguita non in Inghilterra dove sarebbe stato impossibile legalmente, ma in un resort in Brasile, dove questo tipo di interventi su bambine che non hanno ancora raggiunto l’età dello sviluppo è più frequente.
Prosegue quindi la psicoterapeuta concentrandosi sulla personalità di Karen. Cerca di individuare quale insieme di situazioni e cause ha portato Karen a soddisfare, ad accondiscendere, alla richiesta insistente oltre ogni dire della piccola Lila ad avere un seno come di una donna adulta.
Analizzando e elencando problemi personali quali essere una madre single, una donna fragile scarsamente acculturata, incapace di mantenere dei divieti e di sopportare le insistenze ed i ricatti affettivi della figlia. Sensi di colpa e di inadeguatezza.
Allo stesso tempo la presenza di una cultura che punta fortemente alla sessualizzazione degli individui fin da piccoli e il bombardamento visivo, attraverso i diversi media, di immagini pornografiche.
Si aggiunge il fatto che durante il processo la piccola Lila, al momento presso una casa famiglia, viene violentata da un operatore.
Questo evento oltre ad essere traumatico per la bambina, aggrava la situazione processuale della madre. Viene ritenuta responsabile di quanto accaduto alla figlia a motivo dell’intervento che ha autorizzato.
Queste dinamiche, colpevolizzazioni e desideri inappropriati, insieme alle vicende personali della psicoterapeuta, portano la protagonista a sentirsi disorientata, incapace di trovare le parole, incapace di assolvere al suo compito che è:
“Fare in modo che le persone si adattino al mondo, fare in modo che si sentano felici, o non tristi, o …funzionanti, almeno.”
Il cast di “Il Sen(n)o“
Lucia Mascino: Grande passione e rigore nell’interpretazione di Lucia Mascino. Un giusto connubio di impazienza, nervosismo, distacco scientifico e professionale, indignazione, anche disgusto in alcuni momenti, ma anche comprensione, partecipazione, coinvolgimento.
Tutti questi sentimenti, con un interferenza di preoccupazioni personali e familiari, è il grosso bagaglio che Lucia Mascino porta e gestisce in solitudine sul palco.
La nostra recensione
Uno spettacolo che punta il dito su un tema estremamente attuale e che sta assumendo proporzioni preoccupanti.
Si tratta della precoce, direi quasi precocissima, esposizioni di tutti, ma soprattutto dei bambini ad una sessualizzazione ed alla pornografia.
Dai giornali, dalla televisione, dai media in generale giungono messaggi ed immagini che inducono desideri e modelli prematuri, che manipolano i minori, sicuramente, ma anche gli adulti.
Ascoltando le parole di questo monologo non ho potuto fare a meno di pensare per esempio a quei concorsi di bellezza per bambini così di moda soprattutto negli Stati Uniti.
Come anelli di una catena questo primo problema si porta appresso molti altri temi di non minore importanza.
Lo stare bene con se stessi, con il proprio corpo.
L’uso di parti del corpo, in questo caso il seno, come oggetti del desiderio.
Su questo si inserisce il problema educativo dei genitori; genitori incapaci di opporsi ai desideri, meglio pretese, dei figli; genitori che vivono e si compiacciono di riflesso delle attenzioni, dei complimenti, dei riconoscimenti ottenuti dai figli.
Seguendo questa escalation di immagini che ci propone la psicoterapeuta di questo monologo si comprenda come al termine essa sia disorientata al punto da aver “perso” le parole.
Al punto che di fronte ad un suo problema personale, un nodulo al seno che potrebbe forse anche essere maligno e quindi comportare una mastectomia, rifiuta una possibile ricostruzione estetica, come un rifiuto di questa parte del corpo.
Una parte del corpo che in qualche modo sente che non appartiene più alla singola donna, ma è divenuta un oggetto su cui si proiettano desideri, opinioni.
Insomma ancora una volta il corpo della donna è bersaglio di pressione sociale, di colpevolizzazione.
Cast Artistico e Tecnico
In scena: Lucia Mascino
Adattamento e regia Serena Sinigaglia
Scene Maria Spazzi
Luci e suoni Roberta Faiolo
Assistente alla regia Michele Iuculano
Produzione Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano
Distribuzione a cura di Mismaonda
Teatro Menotti
“Il Sen(n)o“
dal 16/04/2024 al 21/04/2024
Sito web: www.teatromenotti.org
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
0282873611
biglietteria@teatromenotti.org