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LEVIOSA: “Questo brano è un messaggio all’anima”. Il suo nuovo singolo “No One Can Stop Me”. Intervista esclusiva. 
Scuro Chiaro

LEVIOSA: “Questo brano è un messaggio all’anima”. Il suo nuovo singolo “No One Can Stop Me”. Intervista esclusiva. 

Leviosa

Questo mio muovo brano é forza, rinascita, respiro.

Leviosa

Leviosa torna con un nuovo brano: “No one can stop me” .
ll brano è uscito con l’etichetta Rumori Digitali di Giuseppe Fisicaro.

Il messaggio che ci lascia il brano


Le parole più cattive spesso le diciamo a noi stessi, rifugiandoci in pensieri negativi che non ci appartengono. É ora di lavorare sulla nostra anima, di amarla, di amarci, di dirle le cose più belle. Solo così nessuno può fermarci, nessuno può definirci, se non noi stessi.

No one can stop me” é nata all’improvviso, quasi con l’esigenza di mandare un po’ di forza dentro le anime di tutti.

“Spero possa la gente capire quanto vale e che nessuno può essere fermato, se solo ci si arma di determinazione e un pizzico di autostima”.
(Leviosa)

Il progetto “Leviosa”.

Leviosa è un progetto che nacque in piena quarantena, dove tutti urlavano “andrà tutto bene” dandosi forza e speranza. 

Scrivevo brani, strimpellavo melodie con la mia tastiera, ma ero completamente persa, in un limbo che non comprendevo. 

C’è una persona nella mia vita (dovrei correggermi utilizzando il passato ma mi viene complicato), è colei che mi spronò a scrivere ciò che mi frullava per la testa. In classe mi permetteva di usare gli auricolari, premevo play ed entravo nel mio mondo. Solo così riuscivo a scrivere temi, saggi brevi e poesie. 

Puntualmente mi guardava di sottecchi e poi mi sussurrava: “Claire De Lune?” ed io sorridevo imbarazzata, indovinava sempre. In verità ero proprio ossessionata da quel brano; diventò poi la nostra colonna sonora. Pomeriggi interi a casa sua a studiare insieme, pausa merenda ed una dose di chiaro di luna.

Questa persona per me è un pilastro, la persona che più mi è entrata nel cuore, la persona che più capiva Desirée (quella piccina, quella che già alle scuole medie custodiva per sé tanti segreti tra un attacco di panico e una risata). 

Qualche mese fa mi sono svegliata con una strana sensazione allo stomaco: era paura.

Chi mi conosce sa che non riesco a parlare delle mie sensazioni, mi è davvero difficile, ho troppi muri; a volte sono così alti che mi viene la claustrofobia, come fossi chiusa dentro una stanza. 

Come quel giorno.

Avevo un forte bisogno di parlare con lei, ma come avete forse ben capito, non avrebbe mai risposto alla mia chiamata. 

Tastiera davanti a me, una penna e il cellulare pronto a registrare. Le dita hanno suonato degli accordi, come se stessero danzando con l’aria che riempiva la mia stanzetta, la voce è andata per i fatti suoi e ho iniziato a raccontare a lei tutto ciò che mi passava per la mente.

Una liberazione. Dopo mezz’ora  avevo il brano davanti, dieci minuti dopo decisi di mandarlo a colui che investe il suo tempo, i suoi soldi e sogni con me. Era fatta.

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Avevo partorito Leviosa, avevo abbassato i muri e avevo permesso alle parole di uscire senza ostacoli, spiegando ciò che le mie budella percepivano come ansia. Sono riuscita, con tutto il coraggio che ho in corpo, ad aprirmi col mondo intero.

Quattro chiacchiere con Leviosa.

Come, quando e perchè sei arrivata a prendere coscienza di un messaggio così importante come quello che lanci con questo tuo nuovo brano.
Ho scritto questo brano in un pomeriggio dove forse avevo più bisogno io di sentirmi dire queste parole che farle sentire agli altri.
E’ stato più un messaggio a me stessa, di autostima e di lotta che è uscito in modo naturale lasciandomi trasportare dalla musica.

Avere un obiettivo chiaro e “un briciolo” di autostima è importante per tutti noi ma in particolare per chi intraprende un percorso artistico…
Esattamente. A volte confondiamo la nostra insicurezza con l’umiltà.
Invece secondo me si può essere umili anche riconoscendo i nostri pregi, i nostri difetti, le nostre possibilità.
Non si pecca di superbia se si è più sicuri di noi stessi. Dobbiamo prendere coscienza di ciò che sappiamo fare, di ciò che siamo, della nostra essenza soprattutto a livello spirituale.

Il tuo non è stato un percorso facile per una vicenda che ti ha molto segnato.
Secondo te se non ci fosse stato tutto questo e la tua forza successiva, la musica sarebbe comunque diventata il tuo più grande canale di comunicazione?

Penso di si. Io credo che ogni cosa che ci accade sia segno del destino.Ciò che deve arrivare a te in qualche modo arriva che sia da un input esterno o interno.
La musica è arrivata a me perchè cosi doveva essere.

Quando nasce Leviosa però tu “butti giù dei muri” che forse in un altro modo non saresti riuscita a fare…
Questo si, senza ombra di dubbio. Questo per me è stato un viaggio interiore, della mia anima.
Il mio intento è riuscire a dare anche ad altri quello che ha dato a me questo percorso di cresita personale.

Leviosa quindi sta facendo un “viaggio” dove la musica è un mezzo …
Si come se io fossi il treno, i mie brani i vagoni e i passeggeri le persone che mi ascoltano.

Tu parli molto di interiorità, di spiritualità. Secondo te tutto questo può trovare spazio in un mondo musicale molto commerciale come quello attuale?
Credo di no! Ma nello stesso tempo se facessi musica più commerciale sarei incoerente con me stessa.
Ad oggi vedo molta superficialità e quindi credo che ci sia, purtroppo, poco sazio per le canzoni più introspettive.


In questo tuo viaggio, su questo tuo treno chi faresti salire per il feat. della vita?
Non ho una persona in particolare, perchè penso che da chiunque si possa imparare.
Anzi lancio un messaggio: chi vuole salire con se sul mio treno si proponga!

Il video di “No one can stop me” .

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